Minaccia di sterminare la famiglia, di bruciare la macchina, di far saltare casa: condannato 29enne

Il giudice monocratico ha ritenuto Antonio Ginaldi colpevole del reato di maltrattamenti in famiglia ed estorsione comminandogli anche una multa di 2.600 euro. Gli episodi contestati si sarebbero verificati dal 2010 al 2015.

Avrebbe vessato gli anziani genitori chiedendogli con la "forza" anche somme di denaro per un lungo periodo ed oggi è arrivata la condanna a 3 anni ed 8 mesi per un 29enne originario di Gallipoli, ma residente ad Alezio.
 
Il giudice monocratico Silvia Minerva della prima sezione penale ha ritenuto Antonio Ginaldi colpevole del reato di maltrattamenti in famiglia ed estorsione, comminandogli anche una multa di 2.600 euro. Il pubblico ministero Maria Rosaria Micucci aveva invocato una condanna a 4 anni e 6 mesi. Il difensore di Ginaldi, l'avvocato Angelo Ninni, aveva chiesto di riqualificare i reati di maltrattamenti ed estorsione in violenza privata o minacce continuate; in virtù di ciò, chiedeva il proscioglimento del suo assistito considerando che, in aula, i genitori hanno rimesso la querela nei confronti del figlio. A tal proposito, invece, il giudice ha chiesto di ritrasmettere gli atti al pm.
 
Secondo l'accusa, dal 2010 al 2015 e dunque per ben 5 anni (l’ultimo episodio si è registrato ad Alezio, a pochi chilometri da Gallipoli) l’uomo esercitava nei confronti della madre continue violenze. In più circostanze, infatti, Antonio Ginaldi avrebbe aggredito la donna minacciando di "sterminarli tutti", di bruciare la macchina della sorella o di far saltare la casa con il gas. Inoltre, il figlio le chiedeva continuamente denaro per provvedere ai propri bisogni, con richieste di denaro anche di 500 euro.
 
Questi episodi, come dichiarato dalla stessa vittima, si sono verificati ripetutamente fino alla data dell'arresto del figlio. L’anziana signora, il 5 novembre scorso non ha retto più e, in lacrime, ha chiamato per un immediato intervento i Carabinieri. Giunti prontamente sul posto, i militari della stazione di Alezio hanno scongiurato che la situazione potesse degenerare. Da subito sono stati prestati i primi soccorsi alla donna, trovata sotto shock, la quale raccontava di essere vittima di suo figlio, celibe, disoccupato e volto già noto alle forze dell'ordine.
 
Non c’è stata altra scelta per gli agenti se non quella di procedere ad ammanettare il 29enne, sorpreso in flagranza di reato, con le accuse di maltrattamenti in famiglia, estorsione e minaccia aggravata, nonché per il possesso di arma bianca. Il giovane, infatti, impugnava per minacciare la madre uno spadino. Ginaldi è stato poi condotto presso la caserma dei carabinieri, continuando ad inveire contro i genitori, con frasi del tipo "Mo che esco li faccio fuori uno ad uno". Per lui si sono presto esperte le porte del carcere di ‘Borgo San Nicola’.



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