Tenta di aggredire la mamma e la sorella, prende a calci i carabinieri e minaccia il suicidio: 37enne finisce in carcere

Ad un 37enne di Scorrano che, in preda ai fumi dell’alcool aveva terrorizzato la mamma e la sorella, è stato presentato il conto: finisce in carcere per minacce. Risponde anche di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale perché si scagliò contro i carabinieri.

Minaccia, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale: dopo un mese a M.M. (queste le sue iniziali) – un 37enne nato a Losanna, ma residente a Scorrano – è stato presentato il conto dei reati commessi. Per il giovane si sono spalancate le porte del Carcere di Lecce, dove è stato accompagnato dai Carabinieri della locale stazione. Gli stessi che avevano bussato alla porta della sua abitazione stringendo tra le mani un’ordinanza di sospensione dell’affidamento in prova ai servizi sociali, disposta dall’Ufficio di Sorveglianza di Lecce.

Ubriaco scatena il panico

In preda all’agitazione, probabilmente perché aveva alzato un po’ troppo il gomito, aveva provato di aggredire la madre e la sorella. “Tentativo” che non andò a buon fine solo grazie all’intervento degli uomini in divisa che hanno cercato, in tutti i modi, di riportarlo alla calma. Invano. Il 37enne non ha voluto sentire ragioni: prima ha minacciato i carabinieri, poi – non contento – si è scagliato contro uno di loro colpendolo con calci e pugni.

La situazione ha rischiato di prendere una piega tragica, quando il 37enne, forse confuso dai fumi dell’alcool, ha minacciato il suicidio dirigendosi in cucina. Grazie ad un’altra pattuglia giunta nell’abitazione, l’esagitato è stato immobilizzato e consegnato nelle mani dei sanitari del 118 che, a bordo di un’ambulanza, lo hanno accompagnato nel vicino Ospedale.

Era sottoposto all’affidamento in prova ai servizi sociali si sono verificati i fatti (era il 23 aprile del 2918), ma la ‘misura’ gli è stata revocata. Il 37enne è stato arrestato e, una volta concluse le formalità di rito, accompagnato a Borgo San Nicola dove si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.