È accusato di avere molestato sessualmente una donna molto più giovane di lui, con cui aveva avuto in passato una relazione sentimentale e di averle rubato il cellulare, strappandoglielo dalle mani. E poi, il giorno successivo, l’uomo l’avrebbe percossa, colpendola con una spranga di ferro.
Un 62enne originario di Novoli è finito sotto processo, come disposto dal gup Laura Liguori, al termine dell’udienza preliminare. L’imputato, assistito dall’avvocato Marino Giausa, potrà dimostrare l’estraneità alle accuse nel corso del dibattimento che avrà inizio il 6 settembre dinanzi ai giudici della prima sezione collegiale. La difesa sostiene, infatti, che la versione dei fatti offerta dalla presunta vittima sia lacunosa e contraddittoria, come emergerebbe dall’ascolto di alcuni testimoni.
L’imputato risponde delle accuse di violenza sessuale, furto aggravato e percosse.
Intanto, la giovane donna si è costituita parte civile con l’avvocato Maria Scardia.
I fatti si sarebbero verificati tra il 2 ed il 3 febbraio del 2018.
In base a quanto sostenuto dalla pubblica accusa, rappresentata dal pm Carmen Ruggiero, sulla scorta della denuncia da parte presunta vittima, il 62enne avrebbe anzitutto costretto la giovane donna a subire atti sessuali. In particolare, l’avrebbe palpeggiata dopo averla sbattuta contro il muro, in seguito ad un incontro causale avvenuto in una via periferica di Carmiano.
E poi, le avrebbe offerto del denaro, “invitandola” a prostituirsi. Infine, si sarebbe appropriato del cellulare della vittima, dopo averglielo strappato dalla mani.
Inoltre, il giorno dopo, il presunto aggressore l’avrebbe colpita al fianco e ad un braccio, brandendo una spranga di ferro.