Morì dopo lo scontro con un bus di turisti: autista a processo per omicidio colposo

Il gup ha rinviato a giudizio C.D.S.S., 61enne di Galatina. L’imputato dovrà presentarsi il 26 ottobre prossimo, davanti al giudice monocratico, per l’inizio del processo. Inoltre, questa mattina si sono costituiti parte civile, i famigliari della vittima.

Perse la vita ad appena 26 anni dopo l'impatto con un pulmino di turisti e il conducente di quest'ultimo è finito sotto processo per omicidio colposo. Il gup Vincenzo Brancato ha rinviato a giudizio C.D.S.S. 61enne di Galatina. L'imputato, difeso dall'avvocato Antonio Macrì, dovrà presentarsi il 26 ottobre prossimo innanzi al giudice monocratico Sergio Tosi per l'inizio del processo. Inoltre, questa mattina si sono costituiti parte civile, i famigliari della vittima, difesi dall'avvocato Massimo Manfreda. Il responsabile civile, la compagnia assicurativa chiamata in causa, era assistita dall'avvocato Vittorio Vernaleone.

Il sinistro stradale si verificò intorno alle 9.00 di mattina, del 6 ottobre di due anni fa. La giovane Emanuela Cianci, nata a Poggiardo, ma residente a Botrugno, era alla guida della propria autoalla periferia di Muro Leccese,quando si scontrò con il bus sul quale viaggiavano dei vacanzieri diretti alle terme di Santa Cesarea. In base ad una prima ricostruzione della dinamica del terribile incidente, la ragazza aveva appena imboccato l'uscita per Muro Leccese. Proveniva dalla direzione nord, dunque da Maglie, sulla statale 275 che arriva fino a Santa Maria di Leuca. Sulla rampa in discesa, ha incrociato il pulmino con a bordo circa 20 passeggeri che procedevano nel senso di marcia contrario. La giovane avrebbe perso il controllo della vettura, forse per via dell'asfalto reso scivoloso dalla pioggia, andando ad impattare con la parte anteriore della sua auto, controla fiancata dell'autobus; la sua Fiat 600 avrebbe invaso involontariamente la corsia opposta, posizionandosi di traverso.
 
Gli occupanti del pulmino sono rimasti illesi, ma le condizioni della ragazza sono apparse critiche sin dai primi istanti. Il personale medico del 118 ha trasportato d’urgenza la conducente presso l’ospedale di Scorrano, dove è spirata poco dopo. Sopraggiunsero anche i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Maglie.

Secondo l'accusa, rappresentata dal pubblico ministero Angela Rotondano, il conducente dell'autobus non avrebbe tenuto una velocità moderata (in quel tratto non poteva superare i 40 km orari) anche in considerazione  delle condizioni climatiche avverse di quel giorno e del fatto che procedeva in un tratto di "raccordo" con la superstrada.



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