Cade dalla scogliera e muore in viaggio di nozze: tre indagati. Disposta anche una consulenza tecnica

Nell’avviso di conferimento incarico, per ricostruire la dinamica e le cause dell’incidente, risultano indagati per omicidio colposo il Sindaco di Melendugno, il comandante dei vigili urbani ed il responsabile dell’ufficio tecnico.

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La Procura dispone una consulenza tecnica per ricostruire dinamica e cause dell’incidente e verificare eventuali responsabilità sulla morte del turista precipitato con la bici dalla scogliera.

Il Pubblico Ministero Maria Rosaria Micucci, in mattinata, ha conferito l’incarico all’ingegnere Lelly Napoli. Nell’avviso, compaiono i nominativi di tre indagati con l’accusa di omicidio colposo. Si tratta del Sindaco di Melendugno Marco Potì, assistito dall’avvocato Luigi Rella che ha nominato il consulente di parte Antonio Vernaleone; il comandante dei vigili urbani Antonio Nahi, difeso dal legale Giuseppe Corleto; il responsabile dell’ufficio tecnico, l’architetto Salvatore Petrachi, assistito dagli avvocati Riccardo Giannuzzi e Alberto Durante.

La consulenza tecnica dovrà stabilire, entro il termine di 60 giorni, il punto in cui è caduto Walter Neve Ventura. Anche attraverso l’analisi della memoria del telefonino per ricostruire il percorso effettuato dal ciclista.

La tragedia

Il 32enne originario di Paola (in provincia di Cosenza) residente a Livorno, si trovava in viaggio di nozze nel Salento con la giovane moglie, ma quel maledetto 3 settembre scorso, non ha fatto più ritorno dalla sua passeggiata in mountain bike. Percorreva una strada impervia che da Torre Dell’Orso, in località “Punta delle Due Sorelle”, conduce alla vicina Sant’Andrea quando si è consumata la tragedia. Il volo di oltre 10 metri dalla scogliera gli è stato fatale anche se, quando i soccorsi hanno raggiunto il posto su segnalazione di alcuni bagnanti, il 32enne era ancora vivo. Respirava quando ha toccato la terraferma al porto di San Foca, ma la situazione è precipitata in pochissimi minuti e il suo cuore ha smesso di battere.

Gli accertamenti

Ricordiamo che nelle settimane scorse, gli uomini della capitaneria di porto di Otranto sono stati incaricati di acquisire dal comune di Melendugno tutta la documentazione relativa alla messa in sicurezza e ai relativi divieti di transito nella famosissima località, per rischio idrogeologico in virtù di un’ordinanza del 2014. Cartelli e segnali erano stati installati per informare i cittadini della pericolosità della zona, soggetta a frane ed erosioni. Sono stati divelti? Non erano abbastanza visibili o il giovane ciclista ha deciso, comunque, di godersi il panorama nonostante gli avvisi? Sono solo alcuni degli interrogativi a cui dovranno dare una risposta gli inquirenti.



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