I fatti risalgono al luglio 2013 e si sono verificati a Castromediano di Cavallino. Un vigile urbano avrebbe multato un cittadino per patente scaduta, nonostante non fosse alla guida di alcun mezzo e il documento gli sia stato consegnato esclusivamente ai fini identificativi.
Da qui la denuncia ai carabinieri e poi la condanna a 1 anno e 4 mesi dell’agente di Polizia Municipale da parte del giudice monocratico della sezione sezione penale del Tribunale di Lecce.
I fatti
Protagonista dell’increscioso episodio è Mario Spagnolo, segretario cittadino della Lega e presidente del’associazione di soccorso “Ala Azzurra”. Un vigile urbano si era accostato a un mezzo facente capo all’associazione, contestando che non fosse ben parcheggiata. Da qui il confronto tra l’agente e lo Spagnolo che era lì vicino a piedi.
Quest’ultimo, esibisce su richiesta un documento identificativo, ovvero la patente di guida. La patente risultava scaduta da appena un giorno e da qui il vigile pensa bene di prendere carta e penna per sanzionare il cittadino che era lì davanti a lui.
Il gesto ha provocato la reazione del malcapitato che si è così nell’immediato rivolto ai carabinieri per denunciare quanto accaduto. Mario Spagnolo, assistito dall’avvocato Salvatore De Mitri, si è poi costituito parte civile.
La condanna
Ne è partito, quindi, un iter processuale che si è concluso in questi giorni con la condanna del vigile urbano. Insomma, avrebbe multato una persona che alla guida non era.
Insieme al vigile urbano, condannato con pena sospesa, è stato condannato come responsabile civile anche il Comune di Cavallino, per il risarcimento di danni patrimoniali per la somma di 3mila euro.
Il giudice ha dichiarato falso anche il verbale elevato al cittadino.
La devoluzione del risarcimento
Mario Spagnolo, nonostante sia stato vittima di un episodio increscioso, ha deciso di devolvere parte della somma riconosciutagli come risarcimento danni al Comune di Cavallino per lo svolgimento di attività sociali.