Nuovi volantini contro Simona Manca, chiusa l’inchiesta e indagati quattro anarchici

Le vignette, ritenute offensive dagli inquirenti, furono affisse nel centro storico di Lecce nel marzo scorso, in risposta alla decisione del Consigliere Provinciale di costituirsi parte civile nel processo contro nove anarchici.

Chiuse le indagini sui volantini ‘offensivi’ nei confronti di Simona Manca, affissi nel marzo scorso, "in risposta" alla decisione  del consigliere provinciale di costituirsi parte civile nel processo contro nove anarchici. Il procuratore aggiunto Antonio De Donno ha firmato l'avviso di conclusione e risultano indagati,  con l'accusa di diffamazione aggravata: Salvatore Signore 42 anni di Copertino; Gianni De Filippis 35enne di San Donaci; Paolo Resta, 37enne di Lecce e Marco Tibaldi, 57 anni di Copertino.
 
Fu la stessa ex vicepresidente della Provincia di Lecce a pubblicare sul suo profilo Facebook lo scatto: «Oggi mentre tutti eravamo in lacrime per i terribili fatti di Bruxelles – si legge nel lungo post – qualcuno, che evidentemente vive fuori dal mondo, si preoccupava di affiggere per le vie del centro storico di Lecce questo volantino. Agli amici del gentile pensiero dico: lotterò con tutte le mie forze nonostante i vostri atti incivili affinché prevalgano i principi ai quali da sempre dedico la mia vita: il principio di legalità e il rispetto delle istituzioni. So che sono proprio i due principi che voi aborrite, ma non sarà un fumetto a farmi cambiare idea».
 
Nello scritto si fa anche riferimento al risarcimento danni richiesto nel processo, che la Manca ha promesso di devolvere in beneficienza: «Se il risarcimento danni a cui verrete condannati salverà la vita di qualche "moccioso" – continua nel post – persino gli atti incivili di voi perditempo figli di papà che credete di fare lotta politica con il portafogli pieno e con la mamma che vi sistema le coperte, sarà servito a qualcosa»
 
Ricordiamo che il 26 gennaio scorso, il gup Cinzia Vergine rinviò a giudizio,  per diffamazione aggravata in concorso: Salvatore Signore 42 anni di Copertino; Giorgio Armillis 49 anni di Lecce; Marco Carati 28 anni di Martano; Gianni De Filippis 35enne di San Donaci; Francesca Di Pietro, 29enne di Taranto; Federico Oliva, 24enne di Trepuzzi; Paolo Resta, 37enne di Lecce; Ferruccio Rizzo di Lecce, 28 anni e Cristian Paladini di Surbo 37enne.
 
Gli imputati sono difesi dagli avvocati Giuseppe Milli, Francesco Calabro, Fabio Valentini, Carlo Sariconi ed Elvira Maggio. Inoltre Simona Manca si costituì parte civile con l'avvocato Marco Pezzuto, chiedendo un risarcimento danni, da devolvere all'Associazione Onlus Triacorda, impegnata nella raccolta fondi per la costruzione di un ospedale pediatrico a Lecce.
 
Secondo l'accusa, i nove imputati avrebbero diffuso alcuni manifesti offensivi nei confronti dell'ex Vicepresidente della Provincia di Lecce, Simona Manca e del Consigliere Regionale di Forza Italia, Saverio Congedo. I nove imputati avrebbe diffuso un manifesto nei confronti dell'ex Vicepresidente della Provincia di Lecce, durante le giornate in cui si è svolto il raduno di “Casapound” (dal 5 al 7 settembre 2014). Attraverso il contenuto dello stesso, l'avrebbero fatta apparire simpatizzante di quel movimento (accusato di essere portatore di ideologia fascista) e di avere supportato sue iniziative (come il suddetto raduno). Signore, De Filippis e Paladini erano accusati di avere anche affisso dei manifesti recanti la frase " ..tutta merda e pestarla porta fortuna e "I fascisti di Lecce hanno molte facce… e sono tutte facce da culo". Le scritte erano corredate dalle fotografie di Saverio Congedo e Simona Manca.



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