
Sono trascorsi tre mesi, la giornata era quella dell’1 agosto di quest’anno, dalla macabra scoperta – da parte di un ex poliziotto – all’interno di un pozzo presente su un terreno agricolo di Matino dei resti di un cadavere, unitamente ad alcuni brandelli di vestiti che, secondo i familiari, apparterrebbero ad Ivan Regoli, giovane scomparso nel nulla il 12 settembre 2011.
Tale corrispondenza dovrà essere confermata tramite gli accertamenti di rito di cui il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Lecce, Antonio De Donno, ha affidato l’incarico al dott. Alberto Tortorella e al prof. Francesco Introna.
A coadiuvare lo svolgimento degli esami anche il prof. Pietrantonio Ricci e il dott. Emilio Nuzzolese, quali consulenti tecnici di parte nominati dalla Famiglia Regoli.
Gli ultimi due sono responsabili del LAGENOF – Laboratorio di Genetica e Odontologia Forense dell’Università di Catanzaro – ed esercitano pro bono l’attività forense per conto della rete legale dell’Associazione Penelope, attiva da anni sul territorio nazionale nella tutela e nella cura delle famiglie degli scomparsi attraverso il sostegno psicologico e legale.
È proprio Nuzzolese, odontoiatra esperto in odontologia forense, a chiarire la necessità di un accertamento odontologico-forense ai fini della corretta identificazione della salma: “A causa della prolungata permanenza in un ambiente umido – evidenzia – sarà molto improbabile riuscire ad estrarre idoneo materiale genetico dai resti a disposizione. Sarà quindi proprio il metodo dentale a permettere l’identificazione generica e poi specifica della salma, poiché i denti sono quelle strutture del corpo umano più resistenti a tutti i fenomeni cadaverici. Ecco perché – conclude – tutte le autopsie finalizzate alla identificazione dovrebbero sempre prevedere la nomina dell’ausiliario odontoiatra forense”.
I primi accertamenti tecnico-forensi sui resti umani ritrovati lo scorso 1° agosto saranno svolti questa mattina a partire dalle ore 11.00 alla presenza della famiglia Regoli, che sarà sostenuta dalla dott.ssa Rossella Colonna, Presidente dell’Associazione “Psicologi per i Popoli” di Bari-BAT.