Uccide la moglie a coltellate e poi muore carbonizzato in auto. Fissata l’autopsia per fugare ogni dubbio

Invece, i telefonini di marito e moglie sono stati presumibilmente avvolti dalle fiamme durante l’incendio dell’auto, dopo che Matteo Verdesca li aveva portati con sé, ma non sono stati ancora ritrovati

omicidio novoli

Si terrà nella giornata di giovedì, l’autopsia sui corpi di Donatella Miccoli e Matteo Verdesca dopo l’omicidio-suicidio consumatosi a Novoli nella notte tra sabato e domenica.

L’esame sarà eseguito dal medico legale Roberto Vaglio su incarico del pubblico ministero Giorgia Villa. Si tratta di un accertamento al solo scopo di ricostruire, con ulteriori dettagli, la dinamica dei fatti. Nello specifico servirà a capire quante siano state esattamente le coltellate inferte a Donatella e se la donna abbia cercato di difendersi nel corso di una eventuale colluttazione.

Ricordiamo che, in base a quanto emerso dall’esame esterno già eseguito dal medico legale, sarebbero almeno quattro i fendenti inferti da Matteo alla moglie, sferrati con un coltello da cucina, di cui uno mortale alla gola.

L’autopsia riguarderà anche l’esame dei resti del 38enne originario di Veglie, il cui corpo è stato trovato carbonizzato, nelle campagne tra Novoli e Campi Salentina. L’uomo avrebbe cosparso di benzina la macchina e, dopo essersi sdraiato dentro, avrebbe appiccato il fuoco.

I genitori e la sorella di Donatella sono assistiti dagli avvocati Donato Parlangeli e Michele Iaia e potranno nominare un consulente tecnico di parte in vista dell’esame. Stesso discorso per i genitori di Matteo Verdesca, assistiti dall’avvocato Claudio Di Candia.

Dopo l’autopsia verrà dato il nulla osta per i funerali di Donatella Miccoli e Matteo Verdesca che non potranno svolgersi prima di venerdì.

Invece, i telefonini di marito e moglie sono stati presumibilmente avvolti dalle fiamme durante l’incendio dell’auto, dopo che Matteo Verdesca li aveva portati con sé, ma non sono stati ancora ritrovati

Ricordiamo che, intorno alle 2.00, tra sabato e domenica, gli uomini in divisa hanno scoperto il corpo senza vita di Donatella Miccoli, commessa in un negozio del centro commerciale di Surbo, madre di due bambini, uccisa a coltellate dal marito, Matteo Verdesca, corriere espresso, che è fuggito dopo il delitto. Secondo una prima ricostruzione dei Carabinieri della compagnia di Campi Salentina e della Stazione di Novoli, la coppia era rientrata in casa, intorno alle 23.00, dopo una passeggiata in piazza per la festa di San Luigi, assieme ai bambini.

Una volta rientrati nella villetta che si affaccia su via Veglie, a Novoli, sarebbe scoppiata una lite tra i due. Ed i vicini, preoccupati, hanno chiamato le forze dell’ordine. Purtroppo per la donna, uccisa a coltellate, non c’era più nulla da fare, poiché il suo cuore aveva smesso di battere.

Il marito è fuggito dopo il delitto. Si è allontanato al volante di una Renault Twingo bianca, la stessa usata per togliersi la vita. Lo hanno trovato i carabinieri che lo cercavano da ore nelle campagne della zona, carbonizzato. Proprio alla mamma, l’uomo avrebbe in precedenza confessato tutto. “Ho fatto un casino”, avrebbe detto, prima di chiederle di andare a prendere i figli, un bimbo di due anni e una bambina di sette. Lui aveva anche un altro figlio, di 18 anni, nato da una precedente relazione.



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