Omicidio a Parabita di madre e figlia: condanna a 16 anni ed 8 mesi per Luigi De Matteis

L’ uomo è ritenuto l’autore materiale dell’omicidio di Paola Rizzello e complice di Biagio Toma nella spietata esecuzione della bambina. L’omicidio della donna di Parabita avvenne la sera del 20 marzo del 1991, mentre quello della figlioletta solo poche ore dopo.

Si conclude con la condanna a 16 anni ed 8 mesi per Luigi De Matteis l'udienza odierna del processo con il rito abbreviato.

L'uomo è l’omicida reo confesso di Paola Rizzello, la madre della piccola Angelica Pirtoli, anch'ella brutalmente assassinata 26 anni fa.  Una condanna a 18 anni è stata invocata dal pubblico ministero Elsa Valeria Mignone, nel corso della sua requisitoria. La pm ha sostituito il titolare dell'inchiesta, il pubblico ministero Giuseppe Capoccia, attualmente Procuratore Capo a Crotone.
 
La dottoressa Mignone, nello specifico, ha contestato a De Matteis il reato di duplice omicidio, con  l'aggravante del reato di associazione mafiosa. Ha, invece, invocato la concessione delle attenuanti generiche per il suo ruolo di collaboratore di giustizia; la prescrizione del reato, in merito alla detenzione d'arma da fuoco in luogo pubblico e la distruzione, soppressione e sottrazione del  cadavere sia della madre, quanto della figlia. Richieste, successivamente accolte dal giudice.
 
Successivamente, hanno discusso gli avvocati di parte civile che hanno concluso con la richiesta di condanna alle pene di legge e al risarcimento del danno. Infatti, nell'udienza dell’ 11 settembre scorso, si erano costituiti parte civile e avevano formulato una richiesta dei danni di quasi un milione di euro, la sorella Marilena Rizzello, con l’avvocato Leonardo Marseglia; Maria Antonia Sabato, nel doppio ruolo di nonna e madre, tramite il difensore Serena Tempesta; Alessandro Pirtoli, come figlio e fratello, attraverso l’avvocato Emanuela Piscopo.

Subito dopo, ha preso la parola l’avvocato Francesco Maria De Giorgi, difensore di Luigi De Matteis.Il legale ha chiesto la condanna del proprio assistito, in continuazione con la sentenza della Corte di Assise di Lecce, che riconosceva il 416 bis in capo al De Matteis, unitamente ad altri. Ricordiamo che il 26 marzo 2001, la suddetta Corte, presidente Dario Centonze, condannò all’ergastolo il capo clan Luigi Giannelli, la moglie Anna De Matteis ed un loro stretto collaboratore, Donato Mercuri.

Il 24 marzo scorso invece è cominciato il processo con rito ordinario in Corte di Assise per Biagio Toma ritenuto l’autore materiale della spietata esecuzione della piccola Angelica Pirtoli.
L'omicidio di  Paola Rizzello, di 27 anni avvenne  la sera del 20 marzo del 1991. La donna fu uccisa, "materialmente" da De Matteis con un colpo di pistola, perché ritenuta una testimone scomoda e dunque un intralcio alle attività del clan.

La piccola Angelica, che era con lei quando fu ammazzata, rimase tutta la notte accanto al cadavere della madre, ma seppur ferita, sopravvisse. Il giorno dopo De Matteis e Toma, secondo l’ipotesi accusatoria, tornarono per sbarazzarsi definitivamente di quel corpicino. Quello che colpì maggiormente l'intera comunità salentina, fu certamente l'efferatezza di questa seconda "esecuzione"; Toma avrebbe preso la piccola per i piedi e successivamente l'avrebbe sbattuta contro un muro, senza alcuna pietà.



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