Ha ucciso la madre a colpi d’accetta, ferito il padre che aveva tentato di difenderla e si è tolto la vita, gettandosi dal terrazzo dell’abitazione al secondo piano, dove pochi minuti prima si era consumata la tragedia. Un dramma che ha distrutto una famiglia e ammutolito la comunità di Latiano, incredula per quanto accaduto poco dopo le 17.00 di un tranquillo pomeriggio di fine ottobre.
Secondo una prima ricostruzione dell’omicidio-suicidio, il 32enne avrebbe impugnato l’accetta, scagliandosi contro la mamma con cui pare stesse litigando. L’ha colpita più volte prima di aggredire anche il padre, intervenuto per cercare di difendere la moglie, di fermare il figlio. L’uomo è riuscito a sfuggire alla violenza e a chiedere aiuto.
Quando le Forze dell’Ordine sono giunte sul posto per mamma Giuseppina non c’era più nulla da fare. Troppo gravi le ferite causate dai colpi ricevuti e il suo cuore aveva smesso di battere. Il marito, papà Rino, ancora vivo, è stato accompagnato al pronto soccorso del Perrino di Brindisi.
Il figlio aveva deciso di farla finita, lanciandosi dal terrazzo dell’abitazione al secondo piano, dove la famiglia viveva. Avrebbe battuto la testa, dopo la caduta.
Se la ricostruzione dell’accaduto sembra essere chiara, manca il movente dell’omicidio-suicidio, i motivi che hanno trasformato la scintilla di una lite in famiglia in una tragedia. In attesa di poter ascoltare la testimonianza del padre del giovane, unico sopravvissuto, gli investigatori stanno cercando di ricostruire quei drammatici minuti.
Resta da capire cosa abbia causato una follia che ha scosso la comunità di Latiano, Nella cittadina, che conta più di 14mila abitanti si conoscono un po’ tutti. E anche la famiglia del 32enne era nota. Bisognerà ora scavare nella vita del ragazzo che, ultimamente, pare stesse attraversando un periodo difficile.
Sono stati interrogati i vicini di casa, i parenti, gli amici per cercare di comprendere le ragioni che hanno fatto scattare la lite, sfociata in tragedia.