Si fingevano una organizzazione no profit, ma il realtà gli interessi erano quelli di lucrare eccome, considerato che dietro la maschera dell’associazione, avevano celato un fruttuoso bed and breakfast. Sono finiti nei guai, così, due coniugi di Nardò, ma che da anni avevano spostato i loro interessi commerciali nella città di Gallipoli.
I titolari, quindi, L.A. e C.A, risultavano ufficialmente i promotori di una associazione senza scopo di lucro, ma esercitavano di fatto un’attività paralberghiera, B&B, non ad uso esclusivo dei soci, bensì usufruibile da qualsiasi altro cittadino, salentino o turista che sia, allestendo tanto di sito internet, biglietti da visita e quant’altro, con l’indicazione dei prezzi delle camere e le recensioni delle persone già ospitate. Ovviamente tutto in maniera abusiva, senza cioè comunicare nulla di ciò agli uffici preposti dalla legge della Regione Puglia esistente in materia. La legge in questione è quella facente parte del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza e che prevede una sanzione amministrativa fissata in oltre tremila euro.
Ad accorgersi di tutto sono stati gli agenti della Polizia che, al momento del controllo nella struttura, ha notato persino la presenza di due clienti. In questo momento dalla Polizia fanno sapere che sono in corso ulteriori controlli amministrativi sia sulla struttura in questione, sia su altre strutture ricettive: con l’arrivo sempre più vicino della stagione estiva, infatti, è necessario evitare altre spiacevoli sorprese ai turisti: ricordiamoci di essere, da qualche ora, un Distretto turistico.
