I Carabinieri arrestarono Caraccio pochi giorni prima del blitz 'Diarchia' per detenzione di sostanze stupefacenti, al fine di 'salvargli la vita'. Infatti il 30enne casaranese, reo di non aver rispettato la regola fondamentale del silenzio, per il clan Montedoro doveva 'sparire'
Il litigio intorno alle ore 20.00 in Via Don Bosco. Sul posto sono giunti gli agenti della Squadra Volante. Il nigeriano è stato denunciato per i reati di lesioni personali, resistenza a Pubblico Ufficiale e false attestazioni sull'identità personale.
I banditi dopo aver aggredito la signora che era in casa, si sono dati alla fuga. I carabinieri sono interventi sul posto al fine di avviare le indagini, insieme ad un'ambulanza del 118 che ha condotto la vittima sanguinante in ospedale.
La sede della Polizia di Stato nel Capoluogo salentino fa discutere e, alla luce degli ultimi accadimenti, chiede maggiore attenzione. 'Ne va della sicurezza dei dipendenti', la denuncia del Sap che lancia una provocazione...
I due, dopo il colpo avvenuto lo scorso 29 giugno, erano fuggiti facendo perdere le proprie tracce. Fondamentali le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Il fermo a opera della Squadra Mobile di Brindisi in collaborazione con quella di Lecce.
Su segnalazione di un bagnante, nella giornata di ieri una volante del Commissariato di Nardò è giunta sulla spiaggia di Torre Lapillo per recuperare un grosso involucro contenente circa 35 kg di marijuana. Dopodiché, il sequestro a carico di ignoti.
Polizia e Carabinieri hanno rintracciato, in momenti e luoghi diversi, due gruppetti di migranti. Nel primo caso, a Gallipoli, sarebbero circa 27; mentre invece altri 45 sono stati rintracciati dai militari di Casarano. Ancora sbarchi
Il mitra e altre armi sono stati rinvenuti in una campagna di Casarano. Le armi erano custodite all'interno di involucri di plastica. I dettagli dell'operazione in una conferenza stampa presso il Comando provinciale di Lecce
La donna viaggiava a bordo della sua Renault Clio quando si è scontrata frontalmente con un'Alfa 156. L'impatto è stato violentissimo e l'autovettura ha preso fuoco. il conducente dell'Alfa ferito è stato trasportato in codice roso al Vito Fazzi.
Il giudice monocratico ha ritenuto il 38enne Omar Marchello di Lizzanello, colpevole dei reati di resistenza a pubblico ufficiale e violenza privata. Il duplice episodio si sarebbe verificato all'interno del carcere di Borgo San Nicola, il 4 dicembre del 2014