Peculato nella gestione immobili dell’Ipab? Condannato l’ex commissario straordinario Cesare Vernaleone

I giudici hanno inflitto la pena di 3 anni e 3 mesi a Cesare Vernaleone. Una volta depositate le motivazioni della sentenza, i suoi legali presenteranno ricorso in Appello.

Era accusato di peculato nella gestione conti dell’Ipab e per l’ex commissario straordinario arriva la condanna. I giudici della seconda sezione collegiale (Presidente Pietro Baffa) hanno inflitto a Cesare Vernaleone, 55enne di Lecce, la pena di 3 anni e 3 mesi. In precedenza, il pubblico ministero Giovanni Gallone ha chiesto la condanna a 4 anni.

Cesare Vernaleone è assistito dagli avvocati Sabrina Conte e Carlo Viva. I legali, una volta depositate le motivazioni della sentenza, presenteranno ricorso in Appello.

Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone e condotte dai finanzieri della sezione di polizia giudiziaria guidati da Francesco Mazzotta, sono nate da un esposto di un dirigente della Regione Puglia e del nuovo commissario straordinario.

Veniva segnalato un ammanco di circa 37mila euro dai conti dell’Ipab (Istituzione pubblica assistenza e beneficenza), asilo infantile “Realino Corineo” situato a San Pietro in Lama.

I fatti risalgono al periodo compreso tra gennaio 2006 e settembre del 2014.

Sotto la lente d’ingrandimento della Procura è finita la gestione degli introiti relativa agli immobili appartenenti all’Ipab. Tra di essi: il deposito e altri locali di via Mazzini; la casa di via Manzoni; l’immobile, sede dell’ente, che fu pignorato e messo all’asta (ottenendo circa 27mila euro).

La nuova gestione lamentava la mancata consegna dei registri contabili, per ricostruire le possibili movimentazioni di denaro del commissario uscente.



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