Prestazioni sessuali all’interno di un night. In manette titolare di un locale di Galatina

Marco Costa, titolare dei locali ‘Pepe Nero’ e ‘Cocco Night’, è stato arrestato con l’accusa di induzione e sfruttamento della prostituzione. Le indagini avviate un anno fa dopo la denuncia di una ragazza. L’arresto a opera dei Carabinieri della Compagnia di Campi Salentina.

Quella che ci si appresta a raccontare è la storia di una giovane donna col sogno di lavorare nel mondo della moda e della televisione. Poi, purtroppo, le cose hanno preso una piega diversa e le aspirazioni si sono trasformate in un incubo, poiché finita nelle mani sbagliate. La sua narrazione parte dall’anno 2011. Molto dettagliata e racconta di come sia approdata alla prostituzione sin da giovanissima, anche spinta da esperienze sbagliate. Dopo un paio d’anni trascorsi così, in tale contesto, la ragazza consce nel 2014 un uomo che – stando a quanto ricostruito dalle forze dell’ordine – avrebbe fatto prostituire all’interno del suo locale da ballo alcune ragazze. Per questo motivo, nella nottata appena trascorsa, i Carabinieri della Compagnia di Campi Salentina, hanno messo le manette ai polsi di un 39enne di Galatina, titolare di un noto locale. A detta delle Forze dell’Ordine ci impiegava poco il locale a trasformarsi da ristorante-nigh in alcova, con prestazioni sessuali annesse e connesse.

L’imprenditore, adesso, dovrà rispondere delle accuse di induzione e sfruttamento della prostituzione. L’indagine che ha portato all’arresto dell’uomo sarebbe partita dalla denuncia sporta proprio dalla giovane prostituta. Le prestazioni, inoltre, sarebbero avvenute non solo all’interno del privè del night, ma anche in una struttura ricettiva cittadina. A quanto pare tra i clienti si annoverano pure professionisti ascoltati nel corso delle attività di indagine. Presso la sede del Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Via Lupiae a Lecce, si è svolta la conferenza stampa nella quale si sono illustrati i dettagli della vicenda. “Durante il controllo di stanotte – riferiscono gli investigatori durante l’incontro avvenuto coi giornalisti – sono state inoltre rinvenute evidenti prove che all’interno del locale non vi fossero solo balletti erotici, ma prestazioni sessuali”.

Una serie di false illusioni, insomma, culminate nel giugno 2015, quando si frequenta per qualche mese in Toscana con un giovane imprenditore che le promette una vita nel mondo dello spettacolo. Purtroppo, anche lui la fa prostituire e – sempre secondo gli operatori – in più minacciando di dire tutto ai suoi genitori. “Qui lei trova il coraggio di rivelare tutto, prima alla famiglia e poi ai Carabinieri”, sottolineano.

A condurre le indagini, scattate circa un anno fa, i militari della Compagnia dell’Arma dei Carabinieri di Campi Salentina su disposizione della Procura della Repubblica di Lecce nella persona del Pubblico Ministero Stefani Mininni che ha richiesto il provvedimento restrittivo nei confronti di Marco Costa, ordinanza di custodia cautelare firmata, poi, dal Giudice per le Indagini Preliminari, Stefano Sernia ed eseguita, ripetiamo, questa notte dagli uomini della “Benemerita.