Presunti reati tributari in un’azienda di calzature: condannato imprenditore di Galatone. Assolti i due prestanome

Il gup ha comminato una pena di 1 anno e 4 mesi (con sospensione della stessa) nei confronti di Antonio Nuzzo per il reato continuato di evasione fiscale ed occultamento e distruzione di scritture contabili. L’imputato è un noto imprenditore del settore calzaturiero.

Erano accusati di avere fatto sparire la contabilità per non pagare le tasse e due di essi anche di evasione fiscale. Nel processo in abbreviato odierno, il giudice ha emesso una condanna e due assoluzioni.
 
Il gup Vincenzo Brancato ha comminato una pena di 1 anno e 4 mesi ( con sospensione della stessa) nei confronti del 63enne di Galatone Antonio Nuzzo, per il reato continuato di evasione fiscale ed occultamento e distruzione di scritture contabili. L'imputato, un noto imprenditore del settore calzaturiero, è difeso dagli avvocati Marco Costantino e Giovanni De Nigris. Il giudice ha invece assolto Ion Andronache, 30enne di origini rumene ma residente a Matino, difeso dall'avvocato Alberto Paperi e la 39enne Gabriella Scorrano Campana di Casarano, difensore Vincenzo Venneri, "perché il fatto non sussiste". Il giudice ha infine stabilito il termine di 90 giorni per il deposito delle motivazioni. Sempre nell'udienza di oggi, il pm Donatina Buffelli ha chiesto la condanna a 2 anni per Nuzzo e l'assoluzione per Andronache e Scorrano.
 
Secondo l'accusa, rappresentata dal pubblico ministero Giovanni Gagliotta (sostituito in udienza dalla Dr.ssa Buffelli), Nuzzo amministratore "di fatto" della società "Fitzroy" di Casarano avrebbe avuto il ruolo di "istigatore morale" nel commettere i reati tributari. Sia, in merito all'evasione di più di 86.000 euro per l'anno fiscale 2010, quanto per la distruzione delle scritture contabili avvenuta nel dicembre del 2013. Invece, sempre in base alla tesi della Procura, Andronache e Scorrano avrebbero avuto il ruolo di "prestanome", poiché amministratori "di diritto" della società. Durante l'udienza odierna, però, il pm ha chiesto l'assoluzione per 
 
I difensori dei tre imputati hanno chiesto l'assoluzione dei loro assistiti. In particolare, l'avvocato Alberto Paperi ha sottolineato come il mero "prestanome", in base a quanto già chiarito dalla Corte di Cassazione, se in buona fede (come il giudice ha evidentemente ritenuto), non risponde dei reati tributari. In questo caso specifico, Andronache così come Scorrano, non avevano alcun intento  "elusivo".  
 
Le indagini presero il via da alcuni controlli eseguiti dalla Guardia di Finanza. I militari accertarono come la società fosse stata trasferita in Romania e cancellata dal registro delle imprese, senza che risultasse alcuna dichiarazione dei redditi.



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