Presunti abusi edilizi nello stabilimento balneare “Salento’s beach” di Otranto. 9 persone sotto processo

Ricordiamo che nel giugno del 2017, scattò il sequestro della struttura in località La Staffa/Cerra. Stessa sorte toccò ai lidi Twiga e La Dolce Riva.

Finiscono sotto processo nove persone, nell’ambito dell’inchiesta sui presunti abusi edilizi relativi allo stabilimento balneare “Salento’s beach“.

Il gup Giulia Proto, al termine dell’udienza preliminare, ha rinviato a giudizio: Giovanni Bleve, 86 anni di Otranto, in qualità di rappresentante legale della società Gest Resort s.r.l., affittuaria della struttura ricettiva (contratto d’affitto d’azienda del 7 aprile del 2017 con società Salento’s Beach s.r.l.), nonché committente dei lavori; Gianluca Zappatore, 59 anni di Giurdignano, tecnico progettista della società “Gest Resort srl”. E poi, i proprietari della particelle di terreno su cui insisteva la struttura ricettiva: Francesco Sticchi, 71 anni di Otranto; Guglielmo Sticchi, 62 anni di Lecce; Giorgio Sticchi, 68 anni di Maglie; Vittorio Sticchi, 74 anni di Lecce. E ancora, Marco Maggio, 39enne di Maglie, tecnico progettista della società Salento’s Beach; Emanuele Maggiulli, 55 anni di Muro Lecce e Giuseppe Tondo, 68 anni di Otranto, entrambi responsabili area tecnica del Comune di Otranto. Il processo si aprirà il 3 gennaio dinanzi ai giudici in composizione collegiale.

Gli imputati rispondono, a vario titolo ed in diversa misura, delle ipotesi di reato di: abusi edilizi in zona soggetta a vincolo paesaggistico e abusiva occupazione del demanio marittimo, falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, abuso di ufficio e distruzione o deturpamento di bellezze naturali.

Il collegio difensivo

Gli imputati sono difesi dagli avvocati: Luigi Rella, Riccardo Giannuzzi, Mauro Finocchito, Rocco Vincenti, Stefano De Francesco, Andrea Sticchi Damiani, Antonio Quinto, Alberto Gatto. Il collegio difensivo potrà dimostrare l’estraneità ai fatti nel corso del processo.

Ricordiamo che nel giugno del 2017, i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria, in collaborazione con la polizia provinciale, hanno apposto i sigilli a un’area di Otranto, in località La Staffa/Cerra, dove erano in corso i lavori di realizzazione dello stabilimento balneare “Salento ‘s beach”. Il sequestro portava la firma del pubblico ministero Antonio Negro.

Secondo l’accusa, sarebbero stati messi in atto una serie interventi edilizi, senza il permesso di costruire per “la realizzazione di una complessa struttura-ricettiva destinata a stabilimento turistico balneare ed attività di ristorazione, centro benessere ed area fitness su un terreno di circa 36.361 mq”.

Inoltre, dall’attività investigativa sarebbero emersi interventi di sbancamento di terreno con estirpazione della vegetazione autoctona persistente, lavori edili di realizzazione di vari manufatti non amovibili per l’accesso al mare. Non solo, anche attività balneare in area, soggetta a divieto di balneazione interessata da periodici fenomeni franosi della falesia. Ed infine venivamo contestate modifiche allo stato dei luoghi in chiara violazione alla normativa e in difformità con le opere per le quali il Comune di Otranto aveva rilasciato la relativa autorizzazione.

Sempre in località Cerra sono stati posti sotto sequestro nel 2017, i lidi Twiga e La Dolce Riva. Per entrambi, è in corso il processo.



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