Finiscono sotto processo due dirigenti delle Ferrovie Sud Est, per l’incidente tra due treni sul binario unico Lecce-Zollino.
Il gup Michele Toriello, al termine dell’udienza preliminare, ha rinviato a giudizio: Lucio Curci, 55 anni di Foggia, in qualità di Business Unit Trasporto Ferroviario Ferrovie Sud Est e Luigi Albanese, 63 anni, originario di Lecce ma residente a Triggiano, Direttore del Trasporto Ferroviario Ferrovie Sud Est. Dovranno presentarsi il 4 novembre prossimo dinanzi ai guidici della seconda sezione collegiale per l’inizio del processo. Sono assistiti dagli avvocati Andrea Di Comite e Michele Laforgia.
Il giudice ha inoltre accolto la richiesta di patteggiamento ad 1 anno e 10 mesi (tenendo conto delle attenuanti generiche) per il macchinista di Fse alla guida del treno che causò l’incidente sul binario unico Lecce-Zollino. Rosario Rosato, 59enne di Lizzanello, difeso dall’avvocato Mario Rossi, aveva in precedenza “concordato” la pena, con il pm Maria Rosaria Micucci. La sentenza prevede la sospensione della pena e la non menzione della condanna
Gli imputati rispondono delle accuse di: disastro ferroviario colposo, delitti colposi di danno, cooperazione nel delitto colposo.
Inoltre, il gup Toriello ha assolto, “per non aver commesso il fatto” (per gli stessi reati contestati agli altri tre), al termine del rito abbreviato, Massimo Quarta, 53 anni di Monteroni, capotreno, come invocato dallo stesso pm.
Sia il giudice che la Procura hanno dunque accolto la tesi dell’avvocato Maria Pia Scarciglia, confluita in una corposa memoria difensiva, ritenendo che il capotreno si fosse limitato ad eseguire un ordine impartito dal macchinista.
L’inchiesta
Un incidente dovuto non soltanto ad un errore umano, ma anche ad un’inadeguata formazione del personale. È quanto sosteneva il pubblico ministero Maria Rosaria Micucci nell’avviso di conclusione delle indagini, sullo scontro, avvenuto il 13 giugno del 2017, tra due treni delle Ferrovie Sud Est. L’incidente verificatosi all’altezza di Galugnano provocò circa 20 feriti, tra passeggeri e personale di Fse.
Secondo quanto sostenuto dalla Procura, i quattro “con condotte colpose attive ed omissive in parte indipendenti e in parte cooperando tra loro… cagionavano un disastro ferroviario”.
Decisive, al fine dell’accertamento delle presunte responsabilità, le indagini condotte dagli agenti della Polfer e la consulenza tecnica dell’ingegnere Antonio Vernaleone.
