Nuovo cambio di giudice nel processo Tap, riguardante alcune presunte irregolarità nella realizzazione del gasdotto. In mattinata, si è tenuta in tribunale l’udienza dinanzi al giudice monocratico Chiara Panico che è subentrata alla collega Maria Francesca Mariano, che ha dovuto lasciare il processo per la mole di lavoro che già la impegna nell’ufficio gip.
Ad ogni modo, il dibattimento non ripartirà da zero e proseguirà regolarmente. Va detto che sul processo pendeva già il rischio della prescrizione.
Il giudice ha comunque accolto parzialmente una questione preliminare della difesa che chiedeva di risentire cinque testimoni su specifiche circostanze. E nello specifico, verranno risentite tre persone.
La prossima udienza è fissata per il 13 marzo, quando verranno ascoltati vari testimoni della difesa.
Sul banco degli imputati compaiono i vertici di Tap e i manager della Saipem, la società appaltatrice per i lavori di costruzione del microtunnel.
Le accuse contestate a vario titolo ed in diversa misura ai 19 imputati, tra cui anche la società Trans Adriatic Pipeline, sono quelle di deturpamento di bellezze naturali, danneggiamento, inquinamento idrico.
Secondo la pubblica accusa, rappresentata dal pm Alessandro Prontera, le opere per la realizzazione del gasdotto sarebbero state realizzate senza seguire le indicazioni della Valutazione di Impatto Ambientale e “su aree sottoposte a vincolo paesaggistico e idrogeologico”. Insomma, su zone agricole dichiarate di “notevole interesse pubblico”. I lavori, inoltre, si sarebbero svolti in assenza di autorizzazioni ambientali, idrogeologiche, paesaggistiche ed edilizie.
Non solo, poiché si fa riferimento all’espianto degli ulivi in località «Le Paesane» e all’inquinamento della falda acquifera a pochi passi dal cantiere, a causa di una mancata o incompleta impermeabilizzazione.
Il collegio difensivo è composto, tra gli altri, dagli avvocati: Roberto Eustachio Sisto, Angelo Nanni, Andrea Sambati. Le parti civili sono assistite, tra gli altri, dagli avvocati: Renata Minafra, Francesco Calabro, Giuseppe Milli, Luigi e Roberto Rella, Ladislao Massari, Francesca Conte, Pierfilippo Centonze, Francesco Palmieri.