Renato Gorgoni, ancora in Uganda il Tom Hanks salentino

L’imprenditore salentino dopo l’arresto motivato dal visto scaduto, è stato bloccato in aeroporto per questioni burocratiche. Il mistero si infittisce e la famiglia si dice disperata anche per le condizioni di salute dell’uomo.

Come nel film “Terminal” che vede l’attore Tom Hanks costretto a vivere in aeroporto perché, per questioni burocratiche, non poteva fare ingresso in territorio americano, così un imprenditore di casa nostra.
Renato Gorgoni di 56 anni, in Uganda dal 2014 per questioni di lavoro, è ancora bloccato nello scalo di Entebbe, Kampala.

Tutto questo, a quanto raccontano i famigliari, sta avvenendo a causa del biglietto aereo acquistato con carta di credito canadese e non rilasciata dal paese africano. Un’assurdità che si sommerebbe all’arresto avvenuto qualche giorno fa e motivato dalle autorità locali per un visto scaduto, cosa che ha comportato 5 giorni nelle galere africane.

Insomma, una situazione che ha dell’inverosimile. Eppure l’imprenditore salentino è attualmente bloccato con seria preoccupazione della sua famiglia anche perché pare abbia dei problemi di salute che, a causa della vicenda, non può curare.

I parenti hanno ovviamente allertato le Autorità competenti, ma dalla Farnesina ancora nessuna notizia.

Il mistero diventa tale anche perché, a quanto si apprende, l’uomo, prima dell’arresto, avrebbe scoperto e sventato una truffa e qualcuno ipotizza he nei confronti di Gorgoni ci sia una vera e propria persecuzione ad opera di qualche gruppo criminale del posto.