Rifiuto di atti d’ufficio per assistenza scolastica a ragazzo autistico? Assolti due dirigenti dell’Asl

Il giudice, al termine del giudizio abbreviato, ha accolto sia la richiesta del PM che del legale dei due imputati. Inizialmente, secondo l’accusa, i due dirigenti non avrebbero dato seguito alle istanze della madre del minore e della Dirigente Scolastica.

Erano accusati di rifiuto di atti d'ufficio per l'assegnazione di un educatore ad un alunno affetto da gravi patologie psichiche, ma sono stati assolti "perché il fatto non sussiste".
 
Il gup Giovanni Gallo, al termine del giudizio abbreviato, ha ritenuto i due imputati "non colpevoli" del reato contestato. Il giudice ha dunque accolto, sia la richiesta del pubblico ministero Donatina Bufelli che del legale dei due imputati, l'avvocato Luigi Covella. Entrambi invocavano l'assoluzione per: Angelo Massagli, 65enne di Ostuni, Direttore dell'Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile presso il Dipartimento di Salute Mentale dell'Asl Lecce e Maria Luciana Margiotta, 58 anni di Lequile, nel ruolo di Medico Responsabile del Polo 1 della UOC Infantile Asl di Lecce.
 
Secondo l'accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Roberta Licci, i due dirigenti non avrebbero dato seguito alle istanze della madre del minore e della Dirigente Scolastica di un paese dell'hinterland di Lecce.
 
Per il ragazzo, affetto da "disturbi dello spettro autistico" ed epilessia con manifestazioni di etero e auto aggressività ( attestate dalla Commissione Medica dell'Asl), veniva richiesto un assistente durante l'orario scolastico per dar seguito al programma terapeutico seguito fin dal 2007. In particolare, ritiene l'accusa, sarebbe stato omesso  il nominativo del minore, nel piano di intervento redatto all'inizio dell'anno scolastico 2015/16.
 
Inoltre, sarebbe stata rigettata la richiesta presentata dal Dirigente Scolastico nel luglio del 2015 e i due imputati non avrebbero provveduto all'istanza successivamente avanzata dalla madre dell'alunno (con allegata documentazione medica), pochi mesi dopo.  Soltanto alla fine di ottobre, i due dirigenti dell'Asl avrebbero accolto un'ulteriore richiesta della Preside, accordando un educatore per un giorno alla settimana ( quattro ore). Tali istanze, secondo la Procura, non sarebbero state inoltrate all'Ambito Territoriale e Sociale; ciò avrebbe determinato per la famiglia del minore, la necessità di affiancare durante l'orario scolastico, un educatore a proprie spese fino ad aprile del 2016. 



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