Rissa in carcere tra leccesi e baresi. Nove agenti feriti

Penitenziario di Borgo San Nicola. Si è¨ verificata nel pomeriggio di ieri una violenta rissa tra detenuti leccesi e baresi in un momento di condivisione festiva degli spazi comuni. A quanto si apprende sarebbero stati l”™alcol e le solite rivalità territoriali il detonatore

Dopo la rissa di ieri tra detenuti che ha causato il ferimento di nove agenti penitenziari e il tentato suicidio di uno dei coinvolti nella rissa, piovono le note di solidarietà sul personale di vigilanza che opera in situazioni di sovraffollamento carcerario non più sostenibili. 

Che i litigi siano continui tra detenuti leccesi e baresi per quelli che appaiono più motivi da curva di stadio che diverse visioni del mondo lo si sapeva, ma che ai carcerati fosse data la possibilità di fare uso – e a quanto pare anche abuso – di alcol questo proprio non lo si poteva immaginare.
Eppure quanto è accaduto nella maxi rissa di ieri al penitenziario di Borgo San Nicola sembra avere nell’uso eccessivo di alcolici la sua prima motivazione, alla quale si sono aggiunti i soliti sfottò per la diversa provenienza geografica dei detenuti.

Fatto sta che dalle parole si è passati alle mani, in maniera anche pesante. Senza preoccuparsi del fatto che proprio per le festività pasquali si era consentito loro di vivere un momento di convivialità gastronomica. Gli agenti penitenziari sono intervenuti in maniera massiccia per sedare la scazzottata e riportare tutto all’ordine e ci sono riusciti a costo di averne la peggio, perché colpiti duramente e ferocemente dai detenuti.

Uno dei detenuti coinvolti ha anche provato il suicidio, ma il tentativo è stato prontamente stoppato dagli agenti di sorveglianza.

Il segretario provinciale dell’Osapp di Lecce Ruggiero Damato non ci sta e prende la parola duramente:  «65 persone a cui è concesso anche di bere sono ingestibili, se si scontrano tra di loro. Le istituzioni e l’amministrazione centrale prendano atto che l’organizzazione del carcere leccese non è idonea a garantire la sicurezza”.
Il sindacato nei prossimi ha nell’animo di organizzare una protesta per far sentire la propria voce da parte dell’amministrazione centrale.
In serata è giunta anche la nota di solidarietà agli agenti da parte di Adriana Poli Bortone e Mariolina Pizzuto, candidata alle Europee con Fratelli d’Italia nella circoscrizione meridionale:
“Una maxi rissa e un tentato suicidio. E’ assurdo quanto accaduto nel carcere di Lecce, secondo quanto denunciato dall’Osapp. Esprimiamo la nostra solidarietà al personale della polizia penitenziaria, costretto ad operare, sotto organico, in uno dei carceri più sovraffollati d’Italia. Da troppi anni la situazione è ben nota, ma da parte di chi dovrebbe dare le risposte siamo stati abituati solo alle parole. A questo punto sono improcrastinabili tutti gli interventi necessari per ristabilire l’agibilità del carcere”.