La verità assoluta è contenuta solo nella registrazione delle telecamere. Ancora presto, dunque, stabilire se l’atto possa ricondursi ad un’azione di matrice dolosa oppure accidentale. Dettagli, questi, ancora al vaglio delle forze dell’ordine. Di certo, però, si può attestare che il rogo abbia notevolmente danneggiato tre autovetture, tutte parcheggiate davanti al cortile di una rinvendita situata non molto lontano dal Velodromo degli Ulivi, dunque nei pressi di Monteroni. Ad ogni modo, l’area interessata alle fiamme sorge comunque all’esterno dell’attività commerciale, praticamente a cielo aperto. L’incendio – come viene confermato dal Comando leccese dei Vigili del Fuoco – è avvenuto nella notte appena trascorsa. Repentino, dunque, l’intervento dei “caschi rossi”, sopraggiunti per domare l'azione dirompente delle fiamme e mettere in sicurezza la zona.
Oltre agli operatori, anche una pattuglia dei Carabinieri della stazione locale, giunta al fine di effettuare i rilievi del caso e avviare le indagini. Toccherà agli uomini dell’Arma, adesso, raccogliere quanti più indizi possibile nel tentativo di rintracciare – in caso di dolo – un eventuale responsabile. Pista che a priori, ovviamente, non può essere esclusa. E, come anticipato in apertura d’articolo, molto potrà sapersi grazie alle immagini immortalate dall’occhio “elettronico” montato in zona. Possibile, infatti, che i nastri di videosorveglianza contengano memorie tramite cui proseguire nel lavoro d’indagine.
L'episodio di oggi ne porta alla mente un altro molto simile accaduto a fine settembre quando, dentro una ditta edile di costruzioni, divamparono improvvisamente le “lingue di fuoco” su alcuni attrezzi e macchinari.
