Si aggirano furtivamente con fare sospetto, guardando attorno per assicurarsi che intorno non subentrino occhi indiscreti. Dopodiché, passano “all’opera”. Un metodo, questo, utilizzato da molti ladri che usano commettere furti a danno delle automobili in sosta. Generalmente, la refurtiva prediletta consiste in apparecchiature elettroniche. Episodi di natura predatoria che accadono ovunque, in tutto il mondo. E, purtroppo, anche nel Salento. A volte i criminali la fanno franca. Altre, invece, le forze dell’ordine riescono a rintracciare gli autori di tali comportamenti illeciti grazie all’ausilio delle nuove tecnologie.
A tal proposito, nel pomeriggio di ieri i Carabinieri della Stazione di Matino erano impegnati con un sopralluogo di furto dentro un cantiere edile. Gli uffici sono stati praticamente messi a soqquadro, determinando l‛asportazione di due autoradio e un navigatore dall’interno di una Fiat Punto Van e un Ford Transit, parcheggiate proprio nel piazzale antistante. Ed è qui che subentra l’aiuto del cosiddetto “occhio elettronico”, strumento onnipresente nelle indagini fatte partire soprattutto dagli uomini dell'Arma e Polizia. In questo caso, l‛analisi delle immagini appartenenti al sistema di videosorveglianza – effettuato da parte dei militari – ha subito permesso di riconoscere il presunto autore che, individuato presso un‛abitazione del paese, è stato perquisito.
Successivamente, la verifica ha consentito il recupero dell’intera merce asportata, restituita al legittimo proprietario poco dopo.
Visti gli indizi di colpevolezza, lui – 37enne salentino – in accordo con l‛autorità Giudiziaria è stato arrestato con l’accusa, da cui ora dovrà difendersi, del reato di furto aggravato (art. 624-625 C.P.) e condotto presso l‛abitazione in regime di arresti domiciliari.
