Rubati 909 pannelli fotovoltaici da un campo sulla Lecce-Novoli. Colpo da 100mila euro

Maxifurto di pannelli fotovoltaici nella notte. Una banda specializzata, stando al modo in cui ha agito, è riuscita a smontare 909 lastre in silicio, per un valore che si aggira intorno ai 100mila euro.

Stando ad una prima stima, il colpo messo a segno nel cuore della notte pare abbia “fruttato” ai malviventi un lauto bottino che si aggira intorno ai 100mila euro. Certo, il calcolo è approssimativo, ma questo sarebbe il valore di mercato dei pannelli fotovoltaici che una banda specializzata ha portato via da un impianto che sorge sulla strada che collega Lecce a Novoli, in via di Ferrandina per l’esattezza. Si parla di più di 900 lastre di silicio smontate da più persone che hanno agito quasi in maniera indisturbata. Tant’è che la razzia è stata scoperta solo questa mattina quando i dipendenti, che si sono accorti dell’enorme “mancanza”, hanno lanciato l’allarme.

Sul posto per un primo sopralluogo sono intervenuti gli agenti delle Volanti della Questura di Lecce ed il personale della scientifica che hanno immediatamente avviato le indagini. Si cerca qualche indizio utile per risalire agli autori del maxifurto nei filmati delle telecamere di sicurezza di cui il parco per la produzione di energia alternativa sarebbe dotato.  

Il colpo, non nuovo, si aggiunge ai tanti episodi registrati nel Salento ed in tutta Italia. È ormai cosa risaputa, infatti, che i pannelli solari, che hanno conosciuto un vero e proprio boom nel settore delle rinnovabili, tanto che il numero degli impianti sparsi nelle campagne è cresciuto a volte persino in maniera “selvaggia”, abbiano attirato l’attenzione anche dei ladri. Moduli, di piccola-media potenza e di grande taglia sottratti soprattutto dai parchi isolati e poco controllati, destinati molto probabilmente al mercato nero dei Paesi nordafricani dove la domanda di energia pulita a basso costo sale rapidamente.



In questo articolo: