«C’è un cadavere a terra». È stato un cittadino a chiamare i Carabinieri, nel cuore della notte, per raccontare di aver notato il corpo senza vita di un uomo, riverso sulla rampa di accesso di un garage privato. Per il 61enne Massimo Pascariello, non c’era più nulla da fare. Il suo cuore aveva smesso di battere, al momento senza un perché.
Nel giro di pochi minuti, in via Bernardino Bonifacio, all’altezza del civico numero 11, si sono precipitati gli uomini delle forze dell’ordine per fare luce sulla tragica scoperta. Difficile stabilire cosa sia accaduto in quel punto del rione Santa Rosa semplicemente “guardando” la scena, senza testimoni che possano raccontare i fatti o fornire elementi preziosi alle indagini. Toccherà ai militari della locale stazione, dell’aliquota radiomobile e del Nucleo investigativo stabilire la dinamica di quei drammatici momenti.
Il sospetto
Secondo le prime ipotesi, la causa della morte appare compatibile con la caduta da un’impalcatura installata, a pochi passi dal ritrovamento del corpo, per ristrutturare la facciata dell’immobile, ma nessuna pista al momento è esclusa. Neanche quella del suicidio, anche se appare la più lontana. Sono stati i sanitari del 118, intervenuti sul posto, a constatare il decesso dell’uomo.
Tanti gli interrogativi a cui gli uomini in divisa stanno provando a rispondere in queste ore, anche ascoltando il racconto di amici, parenti e della compagna con cui stava per andare a vivere. Forse l’uomo si era arrampicato sul ponteggio e ha perso l’equilibrio, facendo un volo di diversi metri che è stato fatale. Oppure ha deciso di togliersi la vita?
Una volta terminati i rilievi, il corpo del 61enne è stato trasportato presso la camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, come disposto dall’Autorità Giudiziaria. Nelle prossime ore sarà effettuata un’autopsia per cercare di fare luce sulle reali cause della morte, compatibili almeno per il momento con un tragico incidente.
