I militari della Capitaneria di Porto di Gallipoli grazie all’ausilio di mezzi e personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Torre Cesarea e di Santa Maria di Leuca, nell’ambito dell’attività di controllo e vigilanza ambientali e di sicurezza della navigazione, hanno posto sotto sequestro diversi spezzoni di rete da posta non segnalata e non etichettata, per una lunghezza totale di circa 1 km e 200 metri.
Nello specifico, l’attrezzo calato nell’area di pertinenza dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo la cui lunghezza si aggira intorno ai 400 metri, oltre ad essere non segnalato e non riconducibile ad alcun pescatore professionale, di fatto chiudeva la baia di Torre Squillace non consentendo un sicuro approdo a qualsivoglia tipologia di natante.
Il prodotto ittico, trovato intrappolato nella rete ed ancora in stato vitale, è stato liberato e rigettato in mare.

Nei pressi della località Torre Pali, inoltre, la motovedetta CP 886 partita da Santa Maria di Leuca, ha rinvenuto e sequestrato oltre 650 metri di rete da posta tipo tremaglio, anch’essa sprovvista degli elementi di segnalazione previsti dalla pertinente normativa nazionale e comunitaria.
Tali tipologia di illeciti, rientra nel più ampio spettro della pesca non riportata, effettuata da pescatori non professionali con la finalità di catturare pregiate specie ittiche con attrezzi non consentiti e non segnalati, al fine di eludere i controlli, oltre che essere calati quasi sempre in tratti di mare ove le specie adulte scelgono di riprodursi.
