Ferisce l’amico con un colpo di pistola, partito per sbaglio. 46enne di Cavallino ottiene i domiciliari

Nel pomeriggio di mercoledì, si è presentato presso la stazione dei carabinieri di Cavallino e si è costituito. In seguito è stato arrestato e condotto in carcere

Ottiene i domiciliari, R.D.M., 46 anni di Cavallino, coinvolto nel ferimento dell’amico con un colpo di pistola, in una sparatoria.

Il gip Sergio Tosi, al termine dell’udienza, ha convalidato l’arresto. Il giudice ha però sostituito la  misura del carcere con quella dei domiciliari, per R.D.M., volto noto alle forze dell’ordine, assistito dall’avvocato Raffaele Benfatto, risponde delle ipotesi di porto abusivo di arma da fuoco e ricettazione. Secondo l’accusa, avrebbe detenuto illegalmente una pistola, che riposta all’interno di un guanto, è stata poi nascosta in un muretto a secco, lungo la Lecce-Lizzanello.

Durante l’udienza odierna, si è avvalso della facoltà di non rispondere, riportandosi alle dichiarazioni già fornite in precedenza dinanzi ai carabinieri.

Ricordiamo che, nel pomeriggio di mercoledì, R.D.M. si è presentato presso la stazione dei carabinieri di Cavallino e si è costituito. Ed ha dato la sua versione dei fatti, spiegando che la notte precedente, era in compagnia del ferito, suo amico, in una strada nei pressi del cimitero e mentre stava maneggiando per gioco la pistola è partito un colpo che ha raggiunto accidentalmente il 39enne alla gamba. L’uomo ha anche condotto i militari nel posto in cui nascondeva l’arma. R.D.M. è stato arrestato e condotto in via pre-cautelare in carcere.

Riguardo al ferimento, ricordiamo che l’amico è stato soccorso dai sanitari del 118. Trasportato in codice rosso in ospedale, i medici hanno riscontrato due fori di proiettile all’altezza della coscia, vicino l’inguine, in entrata e in uscita. L’uomo, al momento fuori pericolo, avrebbe detto che la causa del ferimento era un petardo. Una versione che non ha convinto ed ha spinto i sanitari ad allertare i carabinieri.



In questo articolo: