Stalking verso l’ex suocero: condannato a 2 anni e 6 mesi

Salvatore Martella venne arrestato nel giugno del 2017 a Nociglia e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.

Una lunga serie di atti persecutori nei confronti della ex moglie e soprattutto del suocero.
Il giudice monocratico Stefano Sernia ha condannato Salvatore Martella, 49enne di Nociglia, alla pena di 2 anni e 6 mesi, “concedendogli” le attenuanti generiche. Rispondeva del reato di stalking. Il Tribunale ha anche disposto il risarcimento del danno quantificato in 25mila euro, in favore dell’ex suocero, e di 12.500 euro per la moglie, costituitisi parte civile. Sono entrambi assistiti dall’avvocato Giuseppe Corleto. Invece, l’imputato è difeso dal legale Fiorino Ruggio.

I fatti

Gli episodi contestati dalla Procura si sarebbero verificati, dopo la separazione dell’uomo dalla moglie. Martella avrebbe così cominciato a prendere di mira soprattutto l’ex suocero. In un’occasione si sarebbe introdotto nel giardino percuotendolo al volto e proferendo la frase “ti sparo, ti sparo, nu spicci bonu”. In altre occasioni lo avrebbe inseguito con la propria macchina, mentre transitava in bicicletta e una volta lo avrebbe spintonato fino a procurargli un trauma contusivo. Infine, Martella avrebbe pubblicato sul proprio profilo Facebook ripetuti messaggi diffamatori verso il suocero.

L’arresto

Salvatore Martella venne arrestato nel giugno del 2017 sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Egli venne anche deferito in stato di libertà per il porto abusivo di oggetti atti ad offendere, nonché segnalato alla Prefettura di Lecce poiché ritenuto assuntore di sostanze stupefacenti, con il ritiro immediato della patente di guida. I Carabinieri, infatti, hanno trovato in uso dell’uomo un coltello e una dose di hashish.

Già alcuni giorni prima, i militari erano stati chiamati a ripristinare l’ordine all’interno del Palazzo Comunale, dove Salvatore Martella, si era reso responsabile di un maldestro tentativo di occupazione dell’edificio pubblico e di interruzione di pubblico servizio.