Se non fosse venerdì 17, ma il primo aprile la storia dell’armadillo con protagonista il Sindaco di Gallipoli, Stefano Minerva sarebbe stata immediatamente bollata come una “bufala”. La realtà è che i fatti sono stati travisati, come ha spiegato sul suo profilo Facebook il primo cittadino, costretto a chiarire, una volta per tutte, il malinteso. Un post amaro, quello di Minerva e doveroso davanti al polverone sollevato da una disavventura vissuta durante una vacanza privata. «Sono accusato di essere stato condannato in Argentina per aver riposto in valigia cacciagione protetta. Travisare la realtà e riportare con tanta sicurezza fatti gravi e di cui non si ha la minima contezza, è vergognoso».
I fatti
A giugno il Primo cittadino si concede un viaggio in Argentina insieme ad alcuni amici, ma all’Aeroporto internazionale di Ezeiza a Buenos Aires, qualcosa va storto. Durante i controlli di routine dei bagagli spunta della selvaggina, “trofeo” di una battuta di caccia in terra sud-americana, che sembrava appartenere ad una specie protetta. Sembrava appunto, perché come si legge nell’originale della sentenza allegata al post non si trattava di animali a rischio estinzione. Minerva collabora pienamente con le autorità “la condotta non era volta ad occultare gli animali o a rendere difficili i controlli” scrivono. Nessun crimine, quindi e nessun tentativo di contrabbando.
«Il tutto si è risolto con l’archiviazione “perché il fatto non costituisce reato” e come ribadiscono i giudici argentini, i fatti oggetto dell’indagine non ledono il buon nome e l’onorabilità del sottoscritto”.
Questa la verità dei fatti, ribadisce Minerva, ma il disguido gli ha fatto prima perdere l’aereo poi finire al centro di una bufera culminata in un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro dell’Interno Marco Minniti. La firma il deputato barese di Forza Italia, Francesco Paolo Sisto che ha chiesto al Viminale la sospensione del primo cittadino dalla carica.
Lo sfogo
«Io non ho niente da nascondere. Non ho mai avuto niente da nascondere e mai ne avrò. Non cercate fantasmi dove non esistono perché io la notte dormo sereno e al mattino mi guardo allo specchio senza vergogna» conclude il primo cittadino.
