Infermiera travolta e uccisa all’incrocio di Poggiardo: Riesame conferma i domiciliari per l’automobilista

Fabian Palma, il 44enne di Poggiardo accusato di omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza, resta ai domiciliari. Lo ha stabilito il Riesame

Rimane ai domiciliari l’automobilista che, il 30 novembre scorso, ha investito e ucciso una giovane infermiera in sella alla bicicletta. Il Tribunale del Riesame (Presidente Pia Verderosa, relatrice Anna Paola Capano, a latere Antonio Gatto) ha confermato la misura per Fabian Palma, 44enne di Poggiardo.

Il legale Luigi Corvaglia ha, invece, chiesto la revoca dei domiciliari, sostenendo l’insussistenza delle esigenze cautelari. Dopo il ritiro della patente di guida, infatti, non ci sarebbe più il rischio di reiterazione del reato.

Nei giorni scorsi, invece, il Pubblico Ministero Paola Guglielmi ha disposto una consulenza tecnica per verificare la correttezza del test a cui venne sottoposto il conducente e da cui emerse la presenza di alcool nel sangue. Difatti, i legali di Palma, gli avvocati Luigi ed Arcangelo Corvaglia, ritengono che i risultati (che hanno rilevato un tasso alcolemico di cinque volte superiore al limite consentito), siano stati “condizionati” dall’uso di farmaci. Palma era in lista di attesa per un trapianto di fegato ed era sottoposto a terapia farmacologica. E non poteva assumere bevande alcoliche.

E difatti l’arrestato ha ribadito, dinanzi al gip Edoardo D ‘Ambrosio, che non aveva assunto alcolici e non era ubriaco al momento dell’incidente.

Il giudice ha comunque convalidato l’arresto e confermato la misura cautelare dei domiciliari, con l’accusa di omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza.

L’incidente

Nel tardo pomeriggio del 30 novembre scorso, a Poggiardo, Tatiana Renna stava attraversando un incrocio in sella alla sua bicicletta e si era anche fermata per dare la precedenza, quando è stata travolta dalla Opel Corsa condotta da Fabian Palma. Un’ambulanza del 118 ha raggiunto il luogo dell’impatto, a pochi passi dal Parco dei Guerrieri, ma il cuore dell’infermiera aveva già smesso di battere.

L’automobilista sarebbe anche tornato sul luogo dell’incidente, alcuni minuti dopo. Il 44enne, a seguito dell’alcol test, è stato arrestato dai carabinieri ed è finito ai domiciliari.

A raccontare quei drammatici momenti, vi sono alcuni filmati delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona. Nelle riprese si nota l’auto che procedendo ad alta velocità, non frena, né rallenta. La 32enne, dopo il violento impatto contro la ruota posteriore della bici, cade e sbatte la testa contro il muro di una casa che si affaccia sulla provinciale.



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