
La notizia di un tentativo di rapimento in pieno centro a Lecce ha sollevato, come prevedibile, un gran polverone. Una mamma che perde all’improvviso di vista il suo bambino per poi trovarlo per mano ad un estraneo, ha ben motivo di ‘scatenare l’inferno’ per salvare il suo piccolo.
Ma nella circostanza bisogna andare cauti, pur comprendendo lo stato d’ansia di un genitore, visti i tempi terribili in cui viviamo, viste le pagine di cronaca che raccontano di bambini rapiti, abusati.
Il presunto rapinatore sarebbe poi un uomo di origini straniere. In un clima da caccia alle streghe provocato da un dibattito politico a tratti infuocato relativamente alle tematiche dell’accoglienza, la situazione è saltata alla ribalta.
In una stringata comunicazione, nel pomeriggio di ieri, dagli uffici della Questura di Lecce – dove è arrivata la denuncia della madre – si chiariva che “ci sono accertamenti in merito alla dinamica dei fatti“. L’unica certezza, insomma, è che la madre del piccolo ha sporto denuncia. Null’altro. La Polizia sta svolgendo tutte le indagini, in modo minuzioso e accorto, nonostante il putiferio che si è generato sui social, a commento della notizia.
A quanto si apprende, ci sarebbero delle immagini che parlano da sole e potrebbero gettare luce sulla vicenda, magari scagionando il fantomatico “venditore di palloncini” di origini pakistane. Qualcuno ha addirittura parlato di un allontanamento volontario del bambino verso i palloncini colorati, poi condotto per mano dall’extracomunitario alla ricerca della mamma. Ma nulla di certo. Al momento, solo voci più o meno insistenti.
A tal proposito dalla comunità pakistana, tramite il presidente dell’associazione pakistani in Italia, fanno sapere “A nome di tutta la comunità, attendiamo che le Forze dell’ordine facciano luce sulla vicenda. Non ci risulta che vi siano pakistani che vendono per strada palloncini, ma tutto può essere. Certamente siamo convinti che la verità verrà a galla e condanniamo fin da ora eventuali gesti compiuti da chi potrà essere ritenuto responsabile della vicenda”.
I risultati delle indagini daranno le risposte. Ora non resta che attendere.