Trova i ladri in casa e le puntano una pistola contro. Terrore a Lecce

Sono stati sorpresi a rubare in casa dalla proprietaria che rincasava con il figlio di 5 anni. I ladri dopo aver terrorizzato con una pistola la donna, sono fuggiti ma sono stati arrestati poco dopo dalla polizia.

Tutto è accaduto ieri sera, intorno alle 18, in via Manzo a Lecce. Agli operatori di Polizia, giunti tempestivamente sul posto, una signora in stato di grande agitazione e con le lacrime agli occhi ha spiegato quanto accaduto poco prima, rientrando in casa con il proprio figlio di 5 anni.

Dopo aver  inserito la chiave nel portone di villetta al piano terra, la signora aveva notato che la porta d’ingresso era socchiusa. Intravedendo luci all’interno, la proprietaria ha intuito subito che vi potevano essere dei ladri e pertanto ha richiuso la porta per uscire in strada di fretta col bambino. Ma non ha fatto in tempo ad allontanarsi che il portone si è spalancato e sono usciti due individui, uno dei quali ha afferrato la donna per un braccio e le ha puntato una pistola alla tempia, urlandole di aprire il cancello. Dopo, senza per fortuna andare oltre, sono fuggiti in strada.

Istintivamente la signora si è gettata sul figlio per proteggerlo, mentre il rapinatore le ordinava di aprire il cancelletto esterno. Contemporaneamente un altro uomo, urlando, è uscito dall’abitazione, scavalcando la recinzione. A quel punto la signora ha aperto il cancello per far uscire l’individuo armato.

Uscita in strada, la povera vittima ha chiesto soccorso ad un conoscente, il quale ha raccontato di essere intervenuto e di aver intravisto due individui che fuggivano con un borsone in mano, a bordo di un’autovettura, forse una Fiat Stilo, di colore grigio argento, condotta da un altro complice, in direzione di via Sant’Antonio Abate.

Subito la Polizia ha dato il via alle ricerche, al fine di rilevare eventuali impronte sul luogo dell’evento. Sul posto del fattaccio, si è accertato che i malviventi, dopo aver scavalcato la recinzione esterna, si erano introdotti all’interno dell’appartamento, forzando la porta di ingresso con l’utilizzo di un corpo contundente; avevano poi rovistato tutte le camere, in particolare quella da letto. Verosimilmente i malviventi, avvisati dal complice dell’arrivo della proprietaria, hanno cercato di procurarsi la fuga uscendo sul retro, attraverso la porta finestra.

Dopo aver danneggiato la zanzariera, infatti, non riuscendo ad uscire a causa della porta difettosa, si sono spostati nella stanza attigua, dove hanno trovato la strada sbarrata dalle grate. A quel punto non gli restava che uscire dalla porta principale dove vi era la donna con il bambino. Questo il quadro del delitto.

Intorno alle 7, poi, al 113, è giunta una richiesta di intervento da parte di un cittadino il quale ha segnalato alcuni individui a bordo di una fiat stilo di colore grigio (identica a quella della rapina) che stavano suonando al citofono del suo condominio.

La descrizione fisica delle persone coincideva con quella dei rapinatori di età compresa tra i 40/50 anni uno, l’altro alto circa 1.70, robusto, il terzo alto circa 1.75/1.80, capelli chiari, barba incolta, corporatura robusta di età apparente tra i 25/30 anni.

Inviata una volante, al momento del suo arrivo gli uomini si erano appena allontanati, mentre sul posto vi erano altri due soggetti che a piedi si erano diretti in via Rudiae dove gli agenti hanno individuato i sospetti, che a piedi si dirigevano verso viale Grassi.

I malfattori, alla vista dei poliziotti, sono fuggiti in direzioni opposte, inseguiti da due volanti. Uno dei sospettati ha cercato di scavalcare due muri di cinta alti oltre due metri, perdendo un cacciavite di grosse dimensioni e riuscendo a sfuggire.

Subito dopo è stato intercettato ed identificato per Massimiliano Montinaro, 43enne nato a Melendugno.

Un’altra volante, inoltre, transitando in viale Grassi, all’ angolo di via Monteroni, ha notato l’autovettura segnalata parcheggiata negli spazi antistanti il bar STOP.

Al controllo degli occupanti, sono stati identificati Nenad Mitrovic, 35enne serbo e residente a Napoli presso un campo nomadi, e il connazionale Roky Aleksic, 24enne residente a Napoli nello stesso campo nomadi.

La perquisizione ha permesso di rinvenire indosso ad Aleksic una chiave di autovettura che apriva le serrature della fiat stilo parcheggiata all’esterno. Il successivo controllo dell’autovettura ha permesso di recuperare, nella tasca della portiera anteriore, una calza di colore bianco, contenente vari oggetti preziosi, nella tasca anteriore destra, diversi orologi, mentre sul sedile posteriore era presente una consolle nintendo WII.

I soggetti accompagnati in Questura, sono stati riconosciuti come coloro che si erano resi responsabili della rapina, con riconoscimento della refurtiva ritrovata all’interno dell’ autovettura.

Al termine degli accertamenti i tre venivano tratti in arresto per  rapina in concorso.



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