Un colpo andato a segno, l’altro fallito: ‘visita’ dei ladri a Calimera e Caprarica

Prima, intorno alle 2.30, i ladri hanno asportato alcuni preziosi da dentro la gioielleria ‘Leone’ di Calimera. Poi, verso le 4.00, ignoti sono fuggiti a mani vuote dal bar ‘Game Over’ di Caprarica. Che si tratti degli stessi autori? Indagini in corso.

Difficile stabilire, al momento, se persista un collegamento diretto tra entrambi i casi, sebbene le indagini non escludano alcuna pista. Potrebbero risultare le stesse persone, infatti, quelle che nella notte appena trascorsa hanno portato a termine alcuni ‘colpi’ tra Calimera e Caprarica. Una banda della Bmw ora sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori. Meglio raccontare in ordine temporale, però, i due accadimenti.

primo, intorno alle 2.30, nel mirino dei ladri c’era la gioielleria “Leone” situata in via Roma. Qui, però, le sirene d’allarme sono state più veloci dei quattro malviventi, incappucciati, intenti a sfondare la vetrata dell’attività per poi perpetrarvi un furto “coi fiocchi”. L’arrivo degli uomini appartenenti dell’Istituto di Vigilanza privato Alma Roma, però, ha fatto desistere i banditi dal rubare dell’altro materiale prezioso, costringendoli a fuggire (a bordo della Bmw) con un bottino esile, ma almeno lontani dalle braccia della giustizia. Avevano praticato un foro di circa 15 cm. Sul caso indagano i carabinieri.  

Tutto qui? Assolutamente no. Poco dopo, verso le 4.00, ignoti fanno visita al bar “Game Over” di Caprarica, purtroppo già colpito qualche giorno addietro. Non appena divelta la grata dell’esercizio, vi sarebbero entrati all’interno se non fosse stato per l’intervento tempestivo dei vigilantes, anch’essi appartenenti all’Alma Roma. Nella circostanza, sono scappati via a mani vuote.

E dire che giusto ieri mattina, a Lecce, in via Adriatica venne derubato un altro bar. In tale episodio i malintenzionati sono riusciti a prelevare giusto qualche monetina da dentro una slot machine della rivendita.

Nella circostanza, per i rilievi, sopraggiunsero gli uomini della sezione volanti appartenenti alla Questura del capoluogo salentino.
 



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