Vandali alle Poste di via Taranto: imbrattati di vernice i vetri e il postamat

Nelle prime ore della mattinata odierna, alcuni vandali hanno imbrattato di vernice arancione i vetri e il postamat dell’Ufficio Postale situato in via Taranto. Sul posto, per i rilievi del caso, gli Agenti di Polizia della sezione Volanti. La verità risiede nelle telecamere.

Il fatto che la vernice fosse ancora fresca lascia intravedere indizi importanti. Potrebbero aver agito di mattina presto, o comunque alle prime luci dell'alba. Dei dettagli che pian piano le forze dell'ordine riusciranno a reperire grazie ai rilievi del caso, appena avviati. Stamattina, infatti, l'Ufficio Postale di via Taranto – a Lecce – si presentava alla cittadinanza imbrattato di vernice arancione. Un atto vandalico ingiustificabile peraltro aggravato dal alcune frasi scritte, molto probabilmente, utilizzando una bomboletta spray color nero:"Poste complice con le deportazioni". Accanto, sui muri che delimitano le vetrate, anche delle "classiche" parole, spesso notatesi in altre vie del capoluogo salentino, ovvero "No CIE". Non sono stati solo i vetri, però, gli oggetti sporcati. Pure il Postamat che serve a prelevare denaro contante risulta "colorato".  

Sul posto, ad aprire le indagini, gli agenti di Polizia della sezione Volanti appartenenti alla Questura leccese. L'esercizio si trova in una zona molto frequentata dagli studenti universitari, specie gli affittuari domiciliati a due passi dal Palazzo "Codacci-Pisanelli" (comunemente chiamato "Ateneo" nell'ambiente didattico). Ad ogni modo, la presenza di qualche testimone della scena appare un'ipotesi molto lontano. Gli operatori potranno contare, con ogni probabilità, sulle videocamere di videosorveglianza presenti nell'area. Oltre a quelle montate lungo la parete dello stabile in cui si volgono le attività di Poste Italiane (che fa angolo), i poliziotti non trascureranno – nell'eventualità – pure quelle appostate lungo altri esercizi commerciali situati accanto. L'occhio "elettronico" darà di sicuro risposte più complete nel tentativo di individuare gli autori del deprecabile gesto. 

Già a complicare la vita degli utenti c'ha pensato la decisione – comunque comprensibile – di aprire gli sportelli Bancomat solo negli orari d'ufficio a causa dei ripetuti furti avvenuti nei primi mesi invernali del 2016. Ora ci si mettono pure i soliti "simpaticoni" che per esprimere i loro dissensi preferiscono usare soluzioni contrarie a qualsiasi confronto democratico.



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