
Una finestra sul cinema “invisibile”, fuori dai circuiti commerciali ma ricchi di sperimentazione, ricerca, nuovi linguaggi e creatività. Il capoluogo salentino si prepara ad ospitare, ancora, Lecce Film Festival, la rassegna giunta alla dodicesima edizione che dal 7 al 10 dicembre farà tappa nel complesso dell’ex Convitto Palmieri. Nel cuore del centro storico saranno presentati, per la prima volta, lungometraggi, documentari e corti provenienti dai maggiori festival internazionali, come Cannes, Venezia, Berlino, Sundance, Toronto, Torino, David di Donatello. Spazio alle proiezioni, insomma dalle 17.00 a mezzanotte. Protagonista della manifestazione un nuovo cinema senza confini geografici e di linguaggio, con tematiche culturali e sociali in primo piano.
In concorso una selezione di opere italiane e internazionali
Cuore del festival, come ogni anno, sarà il concorso, con cinquantasei film selezionati tra oltre milletrecento, divisi nelle categorie “Fiction&Doc” e “Animazioni”, un programma per un pubblico eterogeneo di cinefili, appassionati e giovanissimi. Tra i titoli in calendario, “Allafinfinfirifinfine” di Francesco D’Ascenzo, un cortometraggioritratto di Paolo Villaggio girato nella sua casa romana: le lezioni di vita di un uomo consapevole del destino che lo attende.
“Tonino”, invece, è un lungo lavoro di ricerca realizzato da Daniele Ceccarini e Mario Molinari sul maestro Tonino Guerra: sul poeta e sceneggiatore e sull’uomo e le sue passioni. Ceccarini e Molinari sono anche gli autori di #Gerda, con Alessandro Haber, sulle difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro di una persona con la sindrome di Asperger: un esempio di “cinema reale”, per la partecipazione al film del fotografo Pietro Benelli, affetto da questa forma di autismo.
Impegno sociale anche nel film “Fragole celesti”, di Guido Chiesa, un viaggio poetico alla ricerca di parole perdute di donne che una volta erano bambine fiduciose e ora brancolano sotto il peso dell’innocenza violata.
“Amara”, di Claudia Mollese, è un omaggio a Mara, una trans che ha dato scandalo a Lecce dagli anni cinquanta fino al suo testamento: attraverso lei si racconta una città sospesa tra riti di devozione e trasgressione.
All’arte come occasione di riscatto sono dedicati due film: “Corrispondenze”, di Alessandro Seidita e Joshua Wahlen, con Franco Battiato, e “Shalom! La musica viene da dentro” di Enza Negroni, con la partecipazione di Mika.
Uno spazio importante è dedicato allo sport con la proiezione di “Beatrice”, di Lorena Alvarado, sulla storia della campionessa paralimpica Bebe Vio e “La partita”, diretto da Francesco “Frank Jerky” Carnesecchi, con Francesco Pannofino.
Tono da commedia anche per “Conosce qualcuno?” di Daniel Bondì con Max Tortora e Alice Bellagamba. Da segnalare, inoltre, i film dei salentini Francesco De Giorgi, “Finché c’è il mare”, e di Carlo Michele Schirinzi “Eclisse senza cielo”.
Tante le produzioni internazionali (la metà dei film in calendario), tra cui M.A.M.O.N. (Monitor Against mexicans Over Nationwide) di Alejandro Damiani, una esilarante storia con protagonista un improbabile Donald Trump.
Una sezione speciale, infine, è dedicata ogni giorno ai cortometraggi d’animazione: “il cinema animato per grandi e piccini”.
Lezioni di cinema, mostre e incontri: quattro giorni ricchi di appuntamenti
Daniele Clementi, docente di storia e linguaggio del cinema e presidente dell’Unione Italiana Circoli del Cinema, curerà un laboratorio in tre lezioni da venerdì a domenica, dalle 9.00 alle 13.00.
Il festival sostiene anche quest’anno iniziative umanitarie: musica e solidarietà sono al centro della mostra “Il jazz per le terre del sisma”, con le fotografie di Sergio Limongelli. L’autore ha ritratto i concerti che seicento musicisti e cento band hanno organizzato in diciotto città del centro Italia colpite dal terremoto. La mostra, che racchiude momenti significativi di tre eventi organizzati dal 2015 al 2017, sarà inaugurata giovedì alle 21 con la partecipazione del musicista Raffaele Casarano.
In programma, inoltre, un evento speciale, in anteprima per il Salento: il film di Laurie Anderson “Heart of a dog”, una riflessione sulla vita e sulla morte dedicata al grande Lou Reed che tanto ha emozionato il pubblico del Festival di Venezia. La dodicesima edizione del LFF si chiuderà con “La festa del cinema invisibile”.
Il festival è ideato e prodotto dal Cineclub Fiori di Fuoco con la collaborazione della UICC (Unione Italiana Circoli del Cinema), sostenuto dal MIBACT Direzione Generale per il Cinema e da Coop Alleanza 3.0, con il patrocinio della Provincia e del Comune di Lecce e la partecipazione di Apulia Film Commission.