Città del Libro 2016, un faro di cultura che torna a illuminare il Salento

Inaugurata ieri, dopo un anno di fermo, la XXI edizione dell’esposizione degli autori e degli editori che torna ad riaprire i battenti nel centro storico di Campi Salentina.

Non si poteva, non si doveva e, soprattutto, non si voleva che, quella del 2014, fosse l’ultima edizione della “Città del Libro”.

Non lo voleva la fondazione che della kermesse porta il nome né, tanto meno, l’amministrazione di Campi ma, ancor di più, non lo voleva la comunità del centro salentino che, in questa manifestazione, ha saputo trovare, nel tempo, una delle ragioni, se non la principale, di riscatto da quell’ombra cupa e bieca cui la cronaca legata alla malavita organizzata voleva condannarla.

Così, dopo quasi due anni di pausa che, forse, sono anche serviti a riorganizzare le idee e trovare nuovi stimoli, l’esposizione campiota dedicata ad autori ed editori è tornata a riaprire i battenti con un cambio di location che, non a caso, si è voluto fosse la centralissima Piazza Libertà anziché l’abituale quartiere fieristico che l’ha sempre ospitata.

Un “riaffermarsi della cultura” per il presidente della fondazione Cosimo Durante che, insieme all’assessore regionale Loredana Capone e al primo cittadino del comune del Nord Salento, Egidio Zacheo, durante la conferenza inaugurale tenutasi nell’aula consigliare del comune di Campi, ha così dato il via alla XXI edizione di una rassegna che, sin da subito, ha dimostrato di saper ancora attirare l’attenzione e l’interesse di un pubblico variegato per genere ed età. Nella mattinata di ieri, infatti, decine di studenti hanno affollato i padiglioni espositivi mentre, nel pomeriggio seguente, nonostante le incerte condizioni metereologiche, ben centotrenta delegati dell’ORP (Opera Romana Pellegrinaggi) si sono recati in visita negli stand che vedranno, fra l’altro, esibirsi la compagnia teatrale Témenos e Sarah Jane Morris nella giornata odierna.

Certo, qualcuno dirà che le passate stagioni godevano di tutt’altri fasti ma, considerate le ristrettezze economiche che l’attuale periodo storico impone, non si può non dare atto del coraggio, della tenacia e della determinazione dimostrati a tutti coloro che hanno insistito affinché, questa importante realtà per il nostro territorio, e per l’Italia tutta, non andasse perduta, ragion per cui non resta altro che dire… bentornata e lunga vita alla Città del Libro!
 
Luca Nigro



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