Speciale Miss Mondo: la favola delle cinquanta finaliste, rivelazioni tra presente e passato

Proposte di matrimonio, prove di talento, impegno sociale e tante altre sfumature colorano i sorrisi delle ragazze accorse nella Città Bella da tutta Italia per conquistare la fascia. Non solo sogni però alcune hanno un trascorso difficile alle spalle e ce lo hanno raccontato.

Abbiamo chiacchierato con cinque aspiranti Miss -delle quali, data l’imminenza della finale, non sveleremo l’identità – constatando che avere un bel viso non è necessariamente un passepartout per la felicità. Le nostre intervistate sono certamente bellissime, ma sono anche studentesse e lavoratrici ed hanno una storia, non sempre facile, alle spalle. La bellezza non dispensa certo dalla circostanza di essere umani e come tali di avere delle debolezze.

Ci siamo accomodate sui divanetti dello storico Teatro Schipa e le emozioni, con le parole, sono venute da sole.

La prima ragazza è bionda ed ha occhi grandi come se fossero stelle lanciate a caso sul mondo e finite distrattamente sul suo viso, la chiameremo con un nome di fantasia, ovvero Martina.

La bellezza è un handicap in certi ambienti.  Ti è mai capitato che un collega screditasse un tuo successo attribuendolo più al tuo aspetto che alla tua preparazione?
Certo, possiamo dire che è quasi la regola. Io studio Giurisprudenza e lo faccio con passione, questo mi porta ad ottenere ottimi risultati che puntualmente vengono sminuiti e messi in dubbio. Diventa frustrante, alle volte ho l’impressione di sostenere un doppio esame.

Hai la faccia di una che è sempre stata bella, ma c’è stato un momento particolare in cui hai preso coscienza del tuo aspetto?
In realtà non credo di essere sempre stata bella! Ho sempre avuto un bel viso ma a quindici anni ero ‘robustella’. Iniziai una dieta senza la supervisione di un nutrizionista e sprofondai nel baratro dell’anoressia . Arrivai a pesare 35kg, ero una ‘cosa’ inguardabile. Sono stati i tre anni più brutti della mia vita ma sono riuscita ad uscirne e la considero una grande vittoria. Il dramma che ho vissuto mi ha dato modo di scoprire una forza che non credevo di avere e che ora non mi abbandona mai.

C’era poi Valeria – altro nome di fantasiache ci ha raccontato di quella volta che un uomo insicuro la stava annichilendo e svuotando. La sua colpa? Quella di essere troppo bella. La sua debolezza era essere innamorata ed ecco che senza rendersene conto era incappata in una rete difficile da tagliare, quella di un rapporto tossico che rischiava di spegnerla, ma da cui è riuscita ad uscire.

Qualcuno ha mai preteso che la tua bellezza divenisse una moneta di scambio?
Fortunatamente no, però posso dire che la bellezza è un’arma a doppio taglio nel mondo del lavoro. Presentarsi ad un colloquio ed avere un bel corpo oltre ad un bel curriculum può essere indubbiamente un vantaggio, inutile essere ipocriti,  ma ti espone alle delusioni perché un giorno potresti scoprire di essere stata assunta per il tuo aspetto e non per il tuo profilo professionale. Ad alcune mie amiche è successo e si sono sentite molto ferite, umiliate.

La bellezza ti ha mai fatta sentire esclusa?
Sì, al liceo succedeva spesso che le mie compagne di classe mi emarginassero. Ricordo nitidamente che una volta una ragazza mi disse apertamente che le ero antipatica perché più carina di lei, assurdo. Ero arrivata a camuffare le mie forme per non sentirmi giudicata in alcun modo. Questi episodi mi hanno però temprata, mi hanno dato la motivazione per lavorare molto su me stessa, investendo  sull’apertura verso gli altri a dispetto di tutte le barriere.

Storie di determinazione e di colpi di coda, ragazze che hanno combattuto per non essere trattate da oggetti e che sono qui come atto di fede verso il loro modo di intendere il femminismo, se vogliamo.

Partecipare ad un concorso di bellezza non è facile, bisogna  essere molto sicure di sé e consapevoli del proprio mondo interiore, altrimenti un giudizio negativo rischia di buttarti giù. Il bello di Miss Mondo è che qui è tutto diverso rispetto ad altri agoni estetici, non si rischia lo scotto perché ci si sente protette. Quando ci ritroviamo davanti alla giuria non ci sentiamo sotto esame come accade in altri concorsi, è più come chiedere consiglio ad una famiglia. Non riceviamo mai porte chiuse in faccia, ma sempre ottimi pareri e solidarietà. Maria Rosaria è come una mamma, ci segue molto.” Ci racconta un'altra ragazza che chiameremo Chiara.

Maria Rosaria De Simone è la direttrice artistica dell’evento, da tantissimi anni ormai, e sorridendo ci dice che non riesce nemmeno più a contarli.

Maria Rosaria, buona sera! Quanto lavoro c’è dietro a Miss Mondo?
Davvero tanto! Una singola edizione comporta un anno intero di lavoro. Una macchina complessa e capillarizzata in tutte le regioni, dove operano i nostri agenti. Come avrai avuto modo di vedere Miss Mondo non è solo ‘bellezza’, noi cerchiamo una ragazza completa, anche culturalmente ed artisticamente, che ci possa rappresentare all’estero ed è una ricerca che richiede impegno.

In questi  anni di carriera hai visto le ragazze cambiare nell’approccio al palcoscenico?
No, hanno sempre lo stesso entusiasmo e la medesima voglia di emergere. Un aspetto che sta sviluppandosi in questi anni è lo spirito di squadra che si crea tra le ragazze. Non fraintendermi, si sono sempre stretti bei rapporti tra le concorrenti, ma vedo che si instaura ora uno spirito di solidarietà sempre più forte, generazione dopo generazione. Questa circostanza mi rende molto felice.

Un concorso come il vostro ha un impatto mediatico notevole, in che modo questo giova al territorio?
Beh, Gallipoli è già da sola una meta turistica di eccellenza, ma anche MM gioca il suo ruolo. Partono da tutta Italia pullman organizzati da parenti ed amici delle concorrenti e la maggior parte di questi visitano la Puglia per la prima volta.

MM è anche un’occasione per lanciare messaggi sociali importanti, vero?
Assolutamente sì. Proprio in questi giorni le ragazze sono state molto turbate dai fatti di cronaca nera che hanno visto vittime giovani donne ed hanno voluto manifestare il loro cordoglio facendo sfilare per le strade della città un  lunghissimo nastro rosso…

Lei è mai stata una Miss?
(Ride) No, non ne ho le ‘credenziali’  ma è un mondo che mi ha sempre affascinata! Tutto iniziò con l’organizzazione di una gara di bellezza sulla spiaggia e il resto è storia!

Sono state tante le emozioni che le aspiranti Miss e lo Staff ci hanno regalato in questa mattinata trascorsa insieme, facendoci  conoscere un mondo spesso giudicato con superficialità.
Abbiano incontrato ragazze sveglie ed intelligenti-qui in Salento diremmo ‘dritte’-che sanno quello che vogliono ottenere da questo concorso.  Alcune si aspettano di giocare stringendo nuove amicizie, altre di fare un’esperienza per  poi ritornare alla vita di sempre, altre vorrebbero invece aprirsi una strada nel mondo dello spettacolo. Quale che sia il loro sogno, insomma, noi auspichiamo che si realizzi.

In attesa della finale, che si terrà Sabato 11 giugno presso il Teatro Italia di Gallipoli e che sarà condotta dall’eccellenza televisiva Paolo Ruffini, non ci resta che fare alle bellissime sfidanti un grande ‘in bocca al lupo’!
 
di Armenia Cotardo



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