Basket Serie A2, scatto d’orgoglio per Nardò. Battuto Verona

Partita soffertissima dei granata che la spuntano e si prendono due punti pesanti e tornano ad assaporare la vittoria

HDL Nardò Basket torna alla vittoria regolando di misura Tezenis Verona e facendo rifornimento di punti e fiducia. Non è stata una partita facile contro un avversario molto attrezzato, che nel corso dei 40 minuti ha respinto tutte le spallate che il Toro ha cercato di dare. Coach Mecacci ha capitalizzato, però, i fondamentali rientri di Woodson e Mouaha, i due uomini sul quale poggia buona parte del fatturato offensivo della sua squadra. La vittoria vale parecchio, perché contrariamente al turno precedente le rivali perdono quasi tutte (Livorno e Piacenza a parte).
Il quintetto iniziale restituisce a Mecacci antiche certezze: Giuri, Mouaha, Woodson, Stewart e Iannuzzi. L’ingresso nel match dei granata è confortante (9-2), ritmi alti e forte applicazione difensiva colgono di sorpresa gli ospiti. Ramagli è costretto a un time-out per fare ordine. Entrano Zugno e Pagani per Giuri e Iannuzzi, poi Donadio per Mouaha. Nonostante la pressione scaligera, Nardò trova buona continuità in attacco e conclusioni preziose. L’asse Zugno-Pagani fa il 17-11, poco dopo la connessione vincente è Mouaha-Ebeling con quest’ultimo che va a schiacciare. Nel finale di frazione Verona riduce un po’ il gap, il bilancio del primo quarto è 20-17. Gazzotti colpisce subito per il -1 gialloblu, Mouaha risponde dalla lunetta (2/2). L’ottimo Faggian fa 22-22, ma è sempre Mouaha a mettere dentro punti pesanti. Lievita Stewart, però Tezenis completa la rimonta a metà tempo (29-29) con un comodo appoggio di Cannon. Si sblocca Woodson, che non può essere nella migliore condizione, mentre sull’altro fronte c’è un caldissimo Bartoli al tiro. La difesa di Verona provoca sofferenza al Toro e rimette in equilibrio il confronto. Zugno colpisce dall’angolo, Woodson da sotto, piccola pausa veronese interrotta da una bella incursione di Penna. Gli ultimi colpi del secondo quarto sono di Iannuzzi e Copeland. Stop lungo sul 40-38.
Al rientro segnano Giuri ed Esposito con libero supplementare. Il botta e risposta è continuo, ma adesso c’è un Woodson con una marcia più alta. Sotto i tabelloni una sfida nella sfida, quella tutta muscoli, astuzia e mestiere tra Iannuzzi e Cannon. Tezenis riporta più in alto la pressione e HDL torna a soffrire, sembra di rivedere un frangente della partita di Pesaro. Per fortuna, Giuri dall’arco congela lo slancio ospite. La squadra di Ramagli ci mette tutto il talento e tutta la forza di cui dispone, portandosi in vantaggio al termine del terzo quarto (54-57). Nardò fa girare abbastanza velocemente la palla in attacco, liberando spesso al tiro Mouaha. La sua bomba vale il nuovo, risicato, vantaggio granata (62-61). Piccola scossa alla partita una tripla di Giuri che costringe alla pausa la panchina ospite. È un finale che vale tantissimo. Il Toro libera le sue risorse migliori: Woodson dal perimetro e la difesa di Mouaha che vale lo sfondamento di Copeland. Faggian fa -2 dalla lunetta, Iannuzzi deposita nel retino dopo un paio di azioni rocambolesche su un fronte e sull’altro. Si rivede Stewart dalla lunga distanza (73-68), qualche fischio arbitrale non piace al pubblico del Pala San Giuseppe. Tezenis torna a una lunghezza di ritardo, è un braccio di ferro. Le difese nel finale fanno gli straordinari, la linearità offensiva va a farsi benedire. Stewart mette due liberi cruciali, Copeland fa altrettanto. Nardò ha la palla in mano a 22 secondi dalla fine, gli scaligeri mandano Woodson in lunetta. L’americano non sbaglia, +3 e time-out prima degli ultimi 11 secondi. Si gioca a scacchi, Copeland mette un libero su due, Stewart lo imita, ma il cronometro lascia un solo secondo da giocare. Troppo poco per tutto, il finale è 81-78.
(Photo credits: Andrea Cecere)



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