Le pastarelle salentine, la ricetta dei biscotti con un ‘nobile ingrediente’

Ogni salentino ha la sua ricetta delle pastarelle per la colazione, ma in questa versione è previsto un ingrediente segreto: la farina di grano senatore cappelli

Le pastarelle salentine non hanno bisogno di presentazioni. Non c’è cucina che non abbia in dispensa questi fragranti biscotti da inzuppare nel latte. Un rito a cui nessuno riesce a rinunciare per cominciare bene la giornata.

Di quest’antico dolce della tradizione locale non c’è una ricetta da ‘copiare’ passo passo. Ogni nonna ha tramandato il suo segreto, ogni mamma ha scritto e conservato su un foglio la sua preparazione. Piccole differenze, ma il risultato è sempre lo stesso: un tripudio di profumi e sapori che evocano un nostalgico ricordo della tradizione, conservato sino ai giorni nostri.

La versione di Giusy Accoto ha un ingrediente speciale, anzi nobile: la farina di grano Senatore Cappelli, una varietà di frumento duro proveniente dalla Tunisa, resa più “rustica” e adatta ai terreni del Sud. Un Made in Italy dimenticato e poi finalmente riscoperto.

Ingredienti:

  • 1 kg di farina senatore Cappelli
  • 300 gr di zucchero
  • 30 gr di ammoniaca
  • 1 pizzico di sale
  • 100 gr di latte
  • 100 gr di olio
  • 6 uova
  • la buccia grattugiata di un limone


Il procedimento
Prepararle in casa le pastarelle salentine è davvero semplice: unire le uova, lo zucchero, la farina e mescolare. Sciogliere l’ammoniaca nel latte, aggiungere l’olio e la buccia di limone grattugiata. Unire tutti gli ingredienti e impastare fino ad ottenere un composto omogeneo. Creare un serpentone da cui ricavare i biscotti. Tagliarli e metterli in forno a 160 gradi per 30 minuti.



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