Il Tormentone dell’estate? Quell’anno in cui fu il pulcino Pio a conquistare il web

In spiaggia, in discoteca, in riva al mare, al bar con gli amici o semplicemente in auto. Arriva l’estate, arrivano i tormentoni. Alcuni scontati, altri inaspettati…ma sempre e ovunque canticchiati

Ogni estate ha il suo immancabile tormentone, la colonna sonora che accompagna le serate al mare o in discoteca, che ci lascia a settembre la nostalgia di una stagione passata troppo in fretta se paragonata a quella decisamente più fredda e noiosa dell’inverno. Canzoni che possono evocare una storia, un amore, un’amicizia o semplicemente un ricordo. Puntualmente, quando il sole inizia a scaldarsi scatta la ricerca del “motivetto” da canticchiare in spiaggia, in auto, al bar con gli amici o sotto la doccia. Amati, odiati, poco importa…ti entrano in testa, li canticchi sempre e li ascolti ovunque, in ogni angolo tanto e non puoi “scappare”, tranne nel caso in cui puoi cambiare canale. E poi la scelta è così vasta che tutti, ma proprio tutti riescono a trovare un ritmo che scandisca le giornate in riva al mare. Anche quest’anno c’è n’è per tutti i gusti, tra artisti internazionali e interpreti di casa nostra decidere quale sia la hit del momento è cosa non facile. Non fu così nel lontano 2012, quando il fenomeno musicale che conquistò la stagione più bella dell’anno era lontano dai soliti cliché. Diverso dai successi come «Vamos a playa» che resta ancora la hit più famosa e venduta nella storia (secondo rivista musicale Playmusic).

Un pulcino superstar

Nessuno avrebbe mai immaginato che un motivetto tanto banale quanto simpatico sarebbe stato capace di generare dipendenza. Un conto è pianificare il successo, un altro è fare il botto. E il Pulcino Pio il botto lo fece, forse inaspettatamente. Perché quando l’emittente romana Radio Globo ha caricato il video sulla piattaforma più usata di internet non avrebbe mai pensato che il web sarebbe letteralmente impazzito. Insomma, a conquistare tutti fu una filastrocca con protagonista il simpatico pennuto giallo.

Ha collezionato quasi 280 milioni di visualizzazioni su Youtube, ha monopolizzato la classifica di iTunes, è stato il protagonista indiscusso di numerosi link sui social network come Facebook. Canticchiato, riprodotto in numerose parodie e persino ballato su tutte le spiagge da nord a sud indistintamente come si fa oggi con Jesuralema. È stato addirittura preferito a quel “Tché tchereré tché” della Balada del poco più che ventenne Gustavo Lima in cima alle classifiche mondiali per settimane.

Quel brano simile ad una filastrocca continuativa, come alla fiera dell’est di Angelo Branduardi fu un successo straordinario. Una canzone per bambini riuscì a ‘tormentare’ una nazione intera, quasi difficile da credere.

Fu un fenomeno senza precedenti che fece addirittura scomodare “Famiglia Cristiana” che dalle colonne della rubrica online “Un prete in Rete” ha tuonato contro “il cinismo della morte” e “il modo dispettoso e gratuito con cui termina la sua esistenza”. Un intervento che sollevò un coro di polemiche tale che si pensò che anche lui aveva diritto ad una sua personale rivincita. Il finale un po’ politically incorret  fu cambiato. E in un nuovo videoclip, il giallo pennuto con un pugno alla «Braccio di Ferro», riuscì a mettere ko il trattore-assassino.

L’inarrestabile Pulcino Pio, sopravvissuto non solo alla fine dell’estate e alle polemiche, ma anche a quel trattore, osannato da molti e odiato da altri, con cui si conclude l’avventura del pennuto più famoso d’Italia è diventato in poco tempo uno dei tormentoni del caldo 2012.



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