I costi di gestione della struttura sportiva dell’U.S. Lecce sono eccessivamente gravosi. Il grido d’allarme è stato lanciato, poche settimane fa, dal presidente onorario della società giallorossa, Saverio Sticchi Damiani. L’appello accorato sembra aver fatto breccia nel cuore, e nella fede calcistica, del candidato sindaco del centrodestra.
In una conferenza stampa, indetta presso il piazzale antistante lo stadio, Mauro Giliberti ha spiegato i termini di un accordo proposto alla società di Lega Pro che lamenta canoni attestati intorno ai 350 mila euro.
La proposta prevedrebbe l’abbattimento notevole dei suddetti importi di gestione, circa il 50% della cifra, in cambio di un accordo ventennale con la squadra, unicamente finalizzato alla riqualificazione della piazzetta che fa da cornice allo stadio. Inoltre, si richiederebbe alla Società di commemorare le ‘bandiere’ storiche dell’Unione Sportiva Lecce. Un vero e proprio piazzale dei ricordi, degli esempi che hanno popolato la storia sportiva della città.
Giliberti pensa, inoltre, ad un centro sportivo il loco, dove il Lecce possa allenarsi e dove far trovare ospitalità anche alle giovanili del club. La modulazione della riqualificazione dipenderà soprattutto dalla categoria di iscrizione della squadra, serve in sintesi che si conquisti la tanto ambita promozione per poter pensare in grande.
Oltre all’impegno politico, il candidato alla guida di Palazzo Carafa propone l’idea di uno sponsor rinomato che assegni un nuovo nome allo stadio: “Potremmo cercare insieme uno sponsor che leghi il proprio nome a quello del nostro stadio e completi, cn il suo contributo, la copertura dei settori sprovvisti di tettoia.
Il successo sportivo della società, nei piani di Giliberti, a questo punto si rende necessario.