Le primarie del Partito Democratico che hanno consacrato (di nuovo) Matteo Renzi alla guida del Nazareno hanno lasciato spazio ai bilanci. Anche se è stata una vittoria scontata, come molti l’hanno definita, ha provocato delle ripercussioni quasi inaspettate, anche a livello locale. Chiuse le urne, infatti, è partita la contestazione nei confronti del rottamatore fiorentino: ‘non mi rappresenta’ ha tuonato Annatonia Margiotta che, in un’accorata lettera in cui ha scritto nero su bianco le sue ragioni, ha presentato le dimissioni al segretario Provinciale dem, Salvatore Piconese che, sempre ieri, ha dovuto fare i conti con un altro addio. Quello di Francesco Colaci che, dopo una lunga riflessione, ha deciso di lasciare l’incarico di Responsabile del Dipartimento Scuola del Partito Democratico.
Le consultazioni del 30 aprile sono state la goccia che ha fatto traboccare il vaso, la molla che ha fatto scattare questa decisione: «Il modo di fare politica di Renzi – scrive – non mi rappresenta. Il mondo della scuola di cui mi sono occupato in questi anni è stato danneggiato dai provvedimenti di Renzi ed è per questo che io oggi voglio prendere le distanze da lui e schierarmi accanto a chi ha bisogno. Ritengo, pertanto, conclusa la mia esperienza nel PD», ma non nella politica.
«Con rinnovato impegno per portare avanti le istanze che mi giungono dai lavoratori, dai pensionati, dai giovani che sono stati stritolati da politiche che non li hanno aiutati, ma hanno favorito le grandi lobby, le banche e i grandi gruppi portatori di interesse – conclude Colaci – annuncio, sin da ora, che mi sono iscritto al Movimento dei Democratici e Progressisti Articolo UNO».
