Tesseramento chiuso, polemiche aperte. Non accenna a spegnersi, infatti, la querelle tra le diverse correnti del Partito Democratico sulla campagna per le iscrizioni e dopo il «caso Napoli», i riflettori si sono accesi sulla Puglia di Michele Emiliano, candidato alle primarie per la segreteria nazionale contro Matteo Renzi, Andrea Orlando e Carlotta Salerno. Chiuse le iscrizioni il 28 febbraio, qualche “dubbio” è stato sollevato sui numeri: dati alla mano, secondo le prime proiezioni, sono state registrate 33mila 500 tessere, un aumento non indifferente rispetto allo scorso anno, quando si fermarono a quota 27mila. Senza contare l’accelerata, a dir poco “sospetta”, nelle ultime 48 ore.
Tra le tante accuse volate c’è la vicenda San Severo, denunciata dall’eurodeputata dem, Elena Gentine: «negli ultimi minuti prima della chiusura del tesseramento – accusa la renziana – si sono presentati 150 immigrati irregolari che hanno chiesto di tesserarsi. Fossi il responsabile del tesseramento regionale comincerei a preoccuparmi». Insinuazione prontamente smentita «Si tratta di 11 immigrati – ha replicato Ruggiero Mennea, deputato al controllo delle tessere – tutti regolari, che esercitano il loro pieno diritto».
Da non sottovalutare nemmeno il caso di Bari città dove le tessere sono passate da 2000 a 3000 in pochi giorni. E Lecce, dove la componente della segreteria regionale, Alessandra Giammarruto ha chiesto la sospensione e il commissariamento dei poteri del segretario provinciale leccese, Salvatore Piconese, accusato di essere ‘vicino’ al movimento 'ConSenso' di Massimo D'Alema. In un document,o pubblicato dall'Huffington post, la Segretaria fa notare come Lecce si sta «caratterizzando come l'unica federazione in Italia dove gli 'scissionisti' restano a loro comodo alla guida del Pd condizionandone indisturbatamente l'attività interna».
Non solo: «Le tessere – accusa Giammarruto – nella maggior parte dei circoli non sono state neppure consegnate. Diversi segretari hanno manifestato volontà di lasciare il partito e a Lecce città non è stato istituito alcun ufficio adesioni».
Accuse che non piacciono per niente al segretario regionale dem Marco Lacarra che non ha esitato a definirle dichiarazioni prive di fondamento. «Il segretario provinciale del Pd di Lecce – tuona – ha comunicato la sua permanenza nel partito, prendendo le distanze dalla scelta di alcuni dirigenti scissionisti. Il tesseramento in Puglia è stato gestito nella massima trasparenza, anche a Lecce».
