​’No ad una svolta autoritaria del Paese’, Ingrosso e la sua Cdl voteranno No al referendum costituzionale

Dopo essersi confederata con Italia Giovane Solidale, Unione per la Democrazia e la Libertà, Dc Salento e Dc Liguria, la Costituente Democratica Liberale lancia la sua battaglia per il No alla Riforma Costituzionale voluta dal Governo.

Noi votiamo NO, per non correre il rischio che l’attuale Presidente del Consiglio Matteo Renzi possa minare le basi della nostra Democrazia, portandola verso un sistema autoritario che non si addice al nostro paese’.
 
Il Segretario Nazionale del CDL , la COSTITUENTE DEMOCRATICA LIBERALE, Antonino Ingrosso, non ha dubbi nel prendere posizione sul prossimo referendum costituzionale a cui saranno chiamati gli Italiani per approvare o per respingere la riforma alla Legge Fondamentale dello Stato dopo le modifiche proposte dal Governo, tra le quali in primis l’abolizione del Senato della Repubblica.  
 
Dopo essersi confederata con altre forze politiche (IGS Italia Giovane Solidale, UDL Unione per la Democrazia e la Libertà, DC Salento e DC Liguria), infatti, la Cdl ha deciso di porre al centro della sua azione politica la lotta contro la riforma costituzionale che in queste settimane il Ministro Maria Elena Boschi sta provando a sponsorizzare in tutte le piazze ed in tutti gli appuntamenti in cui si parla di politica.
 
Come sempre su temi di così importante e stringente attualità il dibattito si sta facendo acceso; ognuna delle due fazioni – i favorevoli ed i contrari – prova a portare dalla propria parte testimonial di lusso in grado di orientare l’opinione dei cittadini, i famosi opinion leaders o meglio ancora makers. Sintomatico il caso del sostegno di Roberto Benigni che il Premier Matteo Renzi ha presentato come un fiore all’occhiello del suo percorso verso il SI’.
 

Ma anche dall’altra parte non mancano frecce nella faretra sostenute con argomenti che trovano riscontro tra i cittadini, argomenti che spesso la nostra testata ha raccolto e presentato.
 
Antonino Ingrosso, segretario Nazionale del CDL, non perde tempo per raccontare l’energie che le forze politiche che si sono confederate, anche in vista di appuntamenti elettorali importanti nel prossimo futuro, vogliono spendere per evitare una deriva se non totalitaria quantomeno decisionista nel nostro Paese, deriva che è stata sempre impedita dall’architettura pensata e scritta dai Padri Costituenti all’indomani della vittoria dei repubblicani sui Monarchici in un ben più difficile referendum se paragonato a quello a cui saremo chiamati tra pochissimi mesi.
 
Di recente impatto mediatico anche la proposta dell’ex candidato sindaco di Forza Italia al comune di Milano, Stefano Parisi, di dare vita ad una vera e propria Costituente in grado di riscrivere la Carta Costituzionale con maggiore partecipazione e condivisione di quanto non si imputi al Governo Renzi e alla maggioranza parlamentare.



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