“Chiedo scusa io, per aver menzionato Renzi. Chiedete scusa anche voi, però, per aver votato la Poli Bortone” – irrompe così in una affollata Porta San Biagio Alessandro Di Battista, capopopolo del Movimento 5 Stelle.
“Anche a Lecce, da vent’anni, sempre le stesse facce, si ricandidano gli stessi ma non votateli più. Stiamo provando a cambiare il sistema, lo stiamo scandagliando, siamo bersaglio di attacchi continui, eppure riusciremo ad andare al governo di questo paese. Copiano i nostri programmi, le nostre iniziative e proveranno ancora a farlo, su tutto, ma non sul taglio agli stipendi. Loro a quelli sono troppo attaccati”.
Ce l’ha con Renzi che si riconferma segretario di partito e che sarà l’uomo da battere in vista della prossima campagna elettorale: “Iniziamo da Lecce, cambiamo le cose da qui e le cambieremo nel resto del paese. Lo abbiamo già detto, il Reddito di Cittadinanza sarà realtà, abbatteremo le disuguaglianze, bloccheremo lo scempio che Tap sta facendo su questo territorio, qui siamo tutti contrari a Tap”.
Lo aveva già annunciato un mese fa a San Foca, lo ha ripetuto ieri sera, il Movimento 5 Stelle si oppone con forza al gasdotto.
Buona parte del suo discorso, Alessandro Di battista l’ha dedicata a trattare il tema del voto di scambio: “E’ il mio pane quotidiano – ha detto – una battaglia che il Movimento porta avanti dagli albori”.
Scende tra la folla, abbraccia tutti e scatta centinaia di foto, Alessandro Di Battista è rimasto il ragazzo umile di sempre e piace alla gente che lo abbraccia e fa a spintoni per avvicinarlo.
Accanto a lui, Fabio Valente, il candidato del Movimento per Lecce, ma anche i senatori Buccarella e Donno, il deputato De Lorenzis, i portavoce in Regione Trevisi e Casili, insieme a tutti gli attivisti e candidati consiglieri della lista leccese.
La scelta del primo maggio non è casuale: “E’ la festa dei lavoratori oggi – dice Di Battista – una giornata che in tanti non possono festeggiare. A tutti quelli che un lavoro non ce l’hanno più dico che le cose cambieranno, che noi le cambieremo insieme a voi”.
Se ne va tra gli applausi, ma lascia una scia di entusiasmo e la voglia di credere in una sfida che, a Lecce, si presenta difficoltosa, ma non impossibile.
Da ieri sera, il Movimento 5 Stelle di Lecce è più vivo e ci crede. Il ballottaggio non è più un miraggio.
