​Primarie Pd tra le polemiche e seggio chiuso a Nardò Nbc: ‘Mellone voleva solo misurare il suo consenso’

Nardò Bene Comune commenta, in una nota, quanto accaduto nel seggio locale delle primarie del Partito Democratico, chiuso per irregolarità. ‘Mellone, si legge, voleva solo misurare il suo consenso in vista di prossimi impegni elettorali’.

Non si spegneranno, non nel breve periodo almeno, le polemiche scoppiate a Nardò, all’interno del Chiostro di Sant’Antonio dove era stato allestito il seggio per le ‘primarie’ del Partito Democratico. Erano da poco passate le 15.00 quando le operazioni di voto sono state ufficialmente sospese «per irregolarità». A spingere verso decisione di chiudere il seggio dopo la denuncia degli esponenti del Pd locale, l’affluenza massiccia e ‘sospetta’ di elettori di centrodestra che, probabilmente, avevano raccolto l’appello lanciato nei giorni scorsi da Pippi Mellone.
 
Il primo cittadino aveva apertamente invitato i suoi concittadini a votare per il governatore pugliese, un endorsement che aveva sollevato un polverone e che è stato ribadito anche ieri «Confermo la mia fiducia nell'uomo Michele Emiliano – aveva dichiarato a caldo l’inquilino numero uno di Palazzo Personè – e dico grazie a tutti i neretini, che hanno sostenuto il Presidente e sancito, ancora una volta, la fine di una esperienza politica mortificante per la città».
  
Oggi, a replicare sono i suoi avversari politici che non esitano a definire l’interferenza di Mellone nelle primarie Pd come una «prova di forza finita male». Insomma, per Nardò Bene Comune «l'alfiere dell'ultradestra locale è stato protagonista dell’ennesima brutta figura che, di fatto, ha impedito ai veri votanti del Pd di esercitare il proprio diritto».
  
«Mellone, con la sua arroganza – si legge – ha invitato i cittadini a partecipare a una festa a cui lui stesso non poteva prendere parte ma di cui voleva comunque essere protagonista, riuscendoci (in negativo). Mellone, con la sua spocchia, ricorda un po' quelli che si imbucano alle feste solo per il buffet, senza conoscere i festeggiati e poi se ne vanta con gli amici. Mellone, con la sua aria di superiorità, fa il simpatico sul suo profilo Facebook con un post che rende palese l'intento: vincere le primarie di un partito che non è il suo. Il motivo? Contarsi per contare. Le indicazioni di voto di Mellone, ai limiti dello stalking, avevano il preciso obiettivo di misurare il suo consenso in vista di prossimi impegni elettorali. Ci rivediamo alle primarie di Andare Oltre. Ah no, è vero. Ad Andare Oltre le primarie non ci sono: solo "credere, obbedire, cliccare!"» concludono.



In questo articolo: