​Salvemini a Perrone: ‘Hai contribuito a creare e nascondere i debiti dell’amministrazione Poli’

S’infiamma la polemica sul debito in capo ai conti pubblici del Comune di Lecce: il sindaco Salvemini replica piccato a Perrone. Il buco fuori bilancio sarebbe stato stimato su una cifra ancora non definitiva che non supererebbe tuttavia i 7 milioni di euro.

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“Leggo parole di censura di Paolo Perrone circa l'annuncio di uno squilibrio sul bilancio 2017 di circa 7 milioni di euro. Se avesse letto bene le mie dichiarazioni avrebbe compreso che la somma indicata è il tetto massimo potenziale di debito, che io per primo confido possa essere inferiore; che non ho annunciato catastrofi ma segnalato sofferenze da non banalizzare” – è questo l’esordio della replica che il sindaco Salvemini ha pubblicato sul suo profilo Facebook, in risposta alle obiezioni sollevate dall’ex numero uno di Palazzo Carafa, Paolo Perrone.
     
La miccia che avrebbe fatto  esplodere la reazione dell’opposizione che per ben 20 anni ha governato la città, sarebbe stata la conferenza stampa di venerdì mattina, indetta da Salvemini, per rendere noto lo stato di salute dei conti del Comune: un debito fuori bilacio, stimato su un tetto massimo di 7 milioni di euro.
     
“I dirigenti hanno risposto con note scritte circa l'esistenza di debiti fuori bilancio secondo quanto previsto dalle norme, le stesse in vigore negli anni trascorsi” – presegue nel suo post Salvemini.
     
 “Perrone continua a pensare – sbagliando – che io sia interessato a documentare un dissesto finanziario per mera soddisfazione politica. Io sarò felicissimo di essere smentito e verificare – anche in sede di consuntivo – che la situazione non è compromessa. Perché sarebbe una notizia importante per la città. Attendo l'approvazione del consuntivo 2017 – e il riaccertamento dei residui attivi – per tirare un sospiro di sollievo”.
    
“Quanto alle eredità contabili – accusa Salvemini – i 50 milioni di debiti dell'amministrazione Poli, Perrone ha contribuito politicamente a crearli, o a non impedirli, o a tenerli nascosti (boc, via brenta, lupiae ecc).
I milioni che di debiti che verranno eventualmente fuori dell'amministrazione Perrone ci verranno consegnati avendone negli anni denunciato e documentato esistenza.
C'è una differenza eclatante che solo una grande miopia politica impedisce di cogliere”.
    

Certamente l'acceso dibattito sui debiti fuori bilancio non si esaurirà qui e non sarà questo l’ultimo atto di un antico dissapore tra i due attori politici che da sempre è sfociato in una costante divergenza di posizioni.
    
A commentare la vicenda debitoria emersa in capo ai conti del Comune, anche Paola Bruno, coordinatrice cittadina dell’Udc, al fianco di Salvemini nel nuovo ciclo amministrativo a partire dal secondo turno elettorale.
     
“Il Sindaco Salvemini ha giustamente evidenziato  l'esistenza di una seria criticità dovuta ai debiti fuori bilancio ed ha contestualmente assunto l'impegno ad un provvedimento di riequilibrio e di risanamento, facendo comprendere ai cittadini che l'Ente e' chiamato a sostenere responsabilmente il peso delle ricadute finanziarie negative.  Il taglio che e' stato dato al comunicato stampa – prosegue  Paola Bruno –  mi sembra l'elemento di maggior interesse, ed anzi mi pare che sia il primo passo verso la declinazione del Bilancio partecipativo, già annunciato in campagna elettorale ed oggetto di studio anche del gruppo UDC. Il Bilancio e' il documento che attesta la salute dei conti pubblici ed e' perciò in grado di stabilire la "cifra" più importante: quella relativa alla credibilità degli amministratori. Potremmo quasi dire che il Bilancio sia la loro ‘pagella’. Prendersi carico dei problemi ed individuare soluzioni condivise e' il segnale concreto di una virtuosa gestione della cosa pubblica, mentre sottovalutare le patologie contabili – come se milioni di euro fossero cosa di poco conto – rappresenta un deprecabile e purtroppo diffuso ‘andazzo’ che rinvia ‘sine die’ le soluzioni – conclude –  lasciandole spesso in eredità alle successive amministrazioni”.



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