​San Cesario di Lecce. Da discarica a parco con 100 alberi. Il lieto fine si chiama «bonifica»

Il Comune di San Cesario di Lecce con Salvatore Capone e il procuratore Cillo hanno presentato agli studenti dell’istituto comprensivo del paese il risultato della bonifica e della piantumazione di 100 alberi sul terreno di una ex discarica abusiva di amianto.

Qualche volta il lieto fine c’è. Soprattutto se c’è l’impegno. Così da San Cesario di Lecce parte l’esempio, questa volta positivo. Dove prima c’era una discarica di amianto e macerie, ora ci sono 100 alberi. È la “favola” di una operazione di bonifica realizzata questa mattina sotto gli occhi dei ragazzi delle quinte classi dell’Istituto Comprensivo di San Cesario di Lecce.

Il terreno, circa 3mila metri quadri in via Tevere, è stato bonificato grazie alla somma di 35mila messa a disposizione dalla Regione Puglia e integrata da un impegno di 15mila euro da parte del Comune di San Cesario. Su una parte della superficie non piantumata l’amministrazione comunale ha già presentato alla Regione il progetto di un ecocentro. Una scelta legata alle esigenze di un corretto smaltimento di rifiuti ingombranti prodotti dalla comunità, che assume un ulteriore carica simbolica dato il precedente stato dei luoghi.

Alla emozionante cerimonia, oltre agli studenti, hanno preso parte l’onorevole Salvatore Capone, il procuratore aggiunto Ennio Cillo, Andrea Romano, il sindaco di San Cesario e i componenti della giunta comunale.

L’iniziativa è stata voluta dal sindaco principalmente come momento di formazione per i ragazzi delle scuole, nel solco del dialogo con gli istituti scolastici del Comune a cui la amministrazione dà grande importanza, in ossequio all’idea che il futuro di una comunità si costruisce a partire dalla formazione dei cittadini più giovani.

La bonifica ha riguardato i suoli degradati ma vorremmo che riguardasse il modo in cui la nostra comunità si rapporta allo smaltimento dei rifiuti – dichiara il sindaco Andrea Romano. Per questo abbiamo voluto che ci fossero i ragazzi delle scuole, che grazie alla collaborazione della dirigente scolastica stiamo coinvolgendo in numerose iniziative, perché si sentano parte della comunità e si abituino da subito all’idea che cambiare è possibile”.