A Francesca Pascale non piace Raffaele Fitto. Galeotto fu l’accento salentino «troppo marcato»

«Ma avete visto come parla? E quello sguardo fisso in camera? Pure l’accento, troppo marcato…». Sarebbero queste le parole pronunciate dalla giovane fidanzata di Silvio Berlusconi contro mister 284mila e passa preferenze

Dalla politica al gossip, anzi alla chiacchiera spicciola il passo è breve. Di esempi se ne potrebbero fare milioni. Non di rado accade, infatti, che i temi seri, importanti, addirittura determinanti all’interno di un partito sconfinino in altri meno seri che assumono la forma di pettegolezzi, dicerie, voci, calunnie che soffiano come un venticello, come si diceva ne «il barbiere di Siviglia».

L’ultimo caso risale a qualche ora fa, quando all’interno di Forza Italia è scoppiato un vero e proprio polverone dopo il retroscena prontamente riportato dal Corriere della Sera. Il motivo? Alcune parole pronunciate da Francesca Pascale contro mister 284.544 preferenze, Raffaele Fitto. «Ma avete visto come parla? E quello sguardo fisso in camera? Pure l’accento, troppo marcato…» avrebbe detto, il condizionale è d’obbligo, la giovane fidanzata di Silvio Berlusconi.

Come se non bastasse, non è solo la marcata salentinità a non andare giù alla bella Francesca. I “difetti” di Fitto andrebbero oltre: sorride poco, non è a suo agio davanti alle telecamere, è troppo rigido e ingessato e… chi più ne ha più ne metta! Una descrizione del leader dei lealisti non certo lusinghiera quella che sarebbe uscita dalla bocca della Pascale e riportata dalle pagine del quotidiano di via Solferino. Apriti cielo. I salentini, come è solito fare quando viene toccata una loro caratteristica, si sono subito schierati a difesa del deputato salentino. L'accento? "Non si avverte".

E come hanno fatto notare da più parti, forse, sarebbe il caso di riportare l’attenzione su questioni ben più serie.